La letteratura novecentesca si inaugura all'insegna della crisi e della contestazione nei confronti del canone, che viene sottoposto a revisione in rapporto alla tradizione del moderno dagli autori sperimentali, o del tutto rifiutato, in una totale frattura storica con la tradizione, mediante l'elaborazione di un anticanone o di un nuovo canone (avanguardie storiche e neoavanguardia). La “letteratura della crisi” si caratterizza per alcuni elementi innovativi, che resteranno validi anche per la letteratura del secondo Novecento: ricerca sperimentale, in particolare nel linguaggio e nelle strutture poetiche e narrative; allargamento della prospettiva, in una dimensione sovranazionale e cosmopolita; unità delle arti e fusione dei codici espressivi; superamento della distinzione tra i generi letterari; dimensione metaletteraria. Nei diversi periodi storici, che nel secondo Novecento tendono ad abbreviare sempre più sensibilmente i propri termini cronologici, si assiste alla formulazione di modelli tendenzialmente canonizzati (parole in libertà, frammento, prosa d'arte, poesia pura, o oggettiva, o informale, ecc.; romanzo “moderno”, analitico, o neorealista, o realista “socialista”, o industriale, ecc.), in una dialettica sempre più effimera di adesione / scarto rispetto al modello.

Canone a anticanone nella letteratura italiana del Novecento / Bernardini, Francesca. - In: CRITICA DEL TESTO. - ISSN 1127-1140. - STAMPA. - X/1:(2008), pp. 199-214. (Intervento presentato al convegno Il canone europeo tenutosi a Roma nel 15-16 giugno 2007).

Canone a anticanone nella letteratura italiana del Novecento

BERNARDINI, Francesca
2008

Abstract

La letteratura novecentesca si inaugura all'insegna della crisi e della contestazione nei confronti del canone, che viene sottoposto a revisione in rapporto alla tradizione del moderno dagli autori sperimentali, o del tutto rifiutato, in una totale frattura storica con la tradizione, mediante l'elaborazione di un anticanone o di un nuovo canone (avanguardie storiche e neoavanguardia). La “letteratura della crisi” si caratterizza per alcuni elementi innovativi, che resteranno validi anche per la letteratura del secondo Novecento: ricerca sperimentale, in particolare nel linguaggio e nelle strutture poetiche e narrative; allargamento della prospettiva, in una dimensione sovranazionale e cosmopolita; unità delle arti e fusione dei codici espressivi; superamento della distinzione tra i generi letterari; dimensione metaletteraria. Nei diversi periodi storici, che nel secondo Novecento tendono ad abbreviare sempre più sensibilmente i propri termini cronologici, si assiste alla formulazione di modelli tendenzialmente canonizzati (parole in libertà, frammento, prosa d'arte, poesia pura, o oggettiva, o informale, ecc.; romanzo “moderno”, analitico, o neorealista, o realista “socialista”, o industriale, ecc.), in una dialettica sempre più effimera di adesione / scarto rispetto al modello.
2008
9788883343728
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