La nostra idea sulla "qualità" dell'informazione tecnica

Oggi, accanto ad un certo impoverimento dell'espressività delle costruzioni, si registra un preoccupante scadimento della stessa arte del costruire. Questo fatto è connesso con molti fattori, più o meno interni al settore; tutti, comunque, riconducono a due questioni trasversali: un difficile rapporto tra progettista, impresa e produzione e la difficoltà da parte degli operatori, e in particolare da parte del progettista, di controllare la qualità materiale. Nuove strumentazioni sono state introdotte nei processi edilizi, in parte utili per valutare le conformità tra richieste (esigenze, requisiti) e offerte costruttive (prestazioni):prodotti, manuali e norme, anche evoluti, che fornendo soluzioni tecniche conformi (STC), hanno creato false illusioni circa l’efficacia delle aggregazioni costruttive e l'univocità delle soluzioni. Questi strumenti hanno indotto a dimenticare che il progetto (in particolare quello esecutivo) resta il solo vero strumento di previsione e di contrattazione. Infatti sul terzo dei tre livelli di progettazione previsti, si concentra la richiesta di appropriatezza tecnica, di conformità e di sostenibilità e, conseguentemente, di controllo tecnico/prestazionale sulle scelte costruttive.