È ormai invalso il criterio di considerare superato il “manuale”, inteso come riferimento per distinguere le soluzioni tecniche preferibili da quelle da evitare. Parimenti inaccettabile appare oggi il “repertorio”, acritica enunciazione - rapidamente obsolescente - di possibili alternative. Il passaggio dalla regola empirica all’approccio prestazionale consente, invece, di superare la tendenza alla ripetizione delle soluzioni, a favore della possibilità di innovare sia a livello progettuale che produttivo. A questo principio deve associarsi una metodologia che preveda - contemporaneamente - il recupero delle conoscenze tradizionali, l’informazione sui prodotti innovativi e gli strumenti per valutare questi ultimi in chiave prestazionale. Tutto ciò a causa dell’innegabile, reciproca, interazione tra produzione e progettazione. L’idea è, da un lato, di recuperare nelle tecniche attuali la conoscenza della tradizione costruttiva, dall’altro di aprirsi alle novità che l’industria è in grado di offrire e che tuttavia una scarsa disponibilità di informazioni rende difficile accogliere nella formazione accademica e professionale. I blocchi in calcestruzzo sono un esempio emblematico, da questo punto di vista. Infatti, l’impiego di questi elementi (che accomuna architetti del calibro di F.L. Wright, M. Breuer, P. Rudolph e M. Botta) ben si inserisce nel solco della tradizione costruttiva muraria. Al contempo, la produzione dei blocchi in calcestruzzo si è notevolmente evoluta nel tempo, migliorandone le capacità prestazionali e approfondendone anche le potenzialità formali. La relazione si propone di evidenziare criteri e linee guida progettuali legati all’impiego dei blocchi in calcestruzzo, attraverso il confronto tra i precedenti architettonici e le innovazioni produttive, anche in riferimento agli sviluppi normativi in tema di prevenzione antisismica.
Tradizione costruttiva e innovazione tecnica nelle costruzioni in blocchi di calcestruzzo / Ferrero, Marco. - STAMPA. - 4:(2005), pp. 1529-1538. (Intervento presentato al convegno Teoria e pratica del costruire: saperi, strumenti, modelli tenutosi a Ravenna nel 27-29 ottobre 2005).
Tradizione costruttiva e innovazione tecnica nelle costruzioni in blocchi di calcestruzzo
FERRERO, Marco
2005
Abstract
È ormai invalso il criterio di considerare superato il “manuale”, inteso come riferimento per distinguere le soluzioni tecniche preferibili da quelle da evitare. Parimenti inaccettabile appare oggi il “repertorio”, acritica enunciazione - rapidamente obsolescente - di possibili alternative. Il passaggio dalla regola empirica all’approccio prestazionale consente, invece, di superare la tendenza alla ripetizione delle soluzioni, a favore della possibilità di innovare sia a livello progettuale che produttivo. A questo principio deve associarsi una metodologia che preveda - contemporaneamente - il recupero delle conoscenze tradizionali, l’informazione sui prodotti innovativi e gli strumenti per valutare questi ultimi in chiave prestazionale. Tutto ciò a causa dell’innegabile, reciproca, interazione tra produzione e progettazione. L’idea è, da un lato, di recuperare nelle tecniche attuali la conoscenza della tradizione costruttiva, dall’altro di aprirsi alle novità che l’industria è in grado di offrire e che tuttavia una scarsa disponibilità di informazioni rende difficile accogliere nella formazione accademica e professionale. I blocchi in calcestruzzo sono un esempio emblematico, da questo punto di vista. Infatti, l’impiego di questi elementi (che accomuna architetti del calibro di F.L. Wright, M. Breuer, P. Rudolph e M. Botta) ben si inserisce nel solco della tradizione costruttiva muraria. Al contempo, la produzione dei blocchi in calcestruzzo si è notevolmente evoluta nel tempo, migliorandone le capacità prestazionali e approfondendone anche le potenzialità formali. La relazione si propone di evidenziare criteri e linee guida progettuali legati all’impiego dei blocchi in calcestruzzo, attraverso il confronto tra i precedenti architettonici e le innovazioni produttive, anche in riferimento agli sviluppi normativi in tema di prevenzione antisismica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.