Le tecniche di identificazione con forzante non misurata risultano convenienti nel caso di strutture civili, non facilmente eccitabili artificialmente, ma d’altra parte costantemente soggette in condizioni di esercizio ad azioni di natura ambientale (vento, traffico, microtremori del suolo), mai completamente misurabili. Ammettendo un comportamento strutturale elastico lineare, alcuni degli autori della presente memoria hanno proposto procedure nel dominio delle frequenze per l’identificazione dei parametri modali; esse si basano sulla osservazione che per eccitazioni incognite ma di origine nota, ad esempio di natura sismica, i rapporti tra le trasformate di Fourier delle risposte in differenti punti della struttura risultano indipendenti dalla forzante. Nel presente lavoro la procedura proposta viene trasferita nel dominio del tempo; il confronto con l’analoga tecnica nel dominio delle frequenze, teoricamente equivalente, viene condotto sia in condizioni ideali (assenza di rumore) che in presenza di rumore strumentale e/o di modellazione, sulla base di dati generati numericamente (“pseudosperimentali”).
Tecniche nel dominio delle frequenze e nel dominio del tempo per l'identificazione di strutture sotto forzanti non misurate / DE ANGELIS, Maurizio; V., Sepe; E., Sibilio. - ELETTRONICO. - su CD:(2004). (Intervento presentato al convegno ANIDIS 04 tenutosi a Genova, Italy nel 25-29 gennaio 2004).
Tecniche nel dominio delle frequenze e nel dominio del tempo per l'identificazione di strutture sotto forzanti non misurate
DE ANGELIS, Maurizio;
2004
Abstract
Le tecniche di identificazione con forzante non misurata risultano convenienti nel caso di strutture civili, non facilmente eccitabili artificialmente, ma d’altra parte costantemente soggette in condizioni di esercizio ad azioni di natura ambientale (vento, traffico, microtremori del suolo), mai completamente misurabili. Ammettendo un comportamento strutturale elastico lineare, alcuni degli autori della presente memoria hanno proposto procedure nel dominio delle frequenze per l’identificazione dei parametri modali; esse si basano sulla osservazione che per eccitazioni incognite ma di origine nota, ad esempio di natura sismica, i rapporti tra le trasformate di Fourier delle risposte in differenti punti della struttura risultano indipendenti dalla forzante. Nel presente lavoro la procedura proposta viene trasferita nel dominio del tempo; il confronto con l’analoga tecnica nel dominio delle frequenze, teoricamente equivalente, viene condotto sia in condizioni ideali (assenza di rumore) che in presenza di rumore strumentale e/o di modellazione, sulla base di dati generati numericamente (“pseudosperimentali”).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.