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Che il mondo di Internet rappresenti oggi un’incredibile opportunità di miglioramento della vita quotidiana è un’affermazione certamente condivisibile da molti. Altrettanto condivisibile, tuttavia, è l’affermazione secondo la quale il mondo di Internet costituisce oggi un territorio dal quale molti individui rischiano di essere esclusi e di non poter così migliorare la propria vita quotidiana nonché di ampliare e potenziare le proprie opportunità esistenziali. Il filo conduttore del volume è la consapevolezza che non si stia creando una <società dell’informazione per tutti> ma si corra, invece, il rischio di favorire una polarizzazione sociale – tra coloro che sono in grado di approfittare delle nuove opportunità e i molti altri che non sono nelle condizioni di sfruttare i benefici offerti dalle nuove tecnologie. Mediante il supporto di dati empirici ed elaborazioni originali riferite agli anni più recenti, nel testo si prende in esame la diffusione di Internet in Italia e si individua la presenza di forme di esclusione digitale che riproducono ed enfatizzano quella sociale. In una realizzazione quasi perfetta di quello che il sociologo Robert Merton definì tanti anni fa <effetto San Matteo>, i soggetti in una condizione di privilegio sociale beneficiano dell’inclusione digitale - dando vita a fenomeni di empowerment individuale e collettivo – mentre i soggetti in una condizione di marginalità affollano il territorio dove si riproducono le condizioni e gli effetti propri dell’esclusione digitale. Da questo punto di vista, Internet riproduce e potenzia meccanismi di esclusione propri del passato - testimoniando in tal modo la natura e la forza del suo radicamento sociale – e, contemporaneamente, sollecita soluzioni convincenti ed efficaci per un problema che, secondo alcuni, rischia di diventare addirittura più grave di quello dello sfruttamento. D’altro canto, se si riconosce che l’accesso all’informazione è ormai divenuto nella nostra società il tratto caratterizzante tanto delle relazioni individuali quanto di quelle sociali, si può comprendere come l’inclusione digitale sia uno dei tasselli principali attraverso i quali si articola la cittadinanza politica e culturale. Improrogabile e irrinunciabile diventa così l’estensione di tale cittadinanza a tutti gli individui che vivono il mondo di oggi, se si vuole guidare e non solo subire lo sviluppo della società dell’informazione.
Disuguaglianze digitali. Le nuove forme di esclusione nella società dell'informazione / Bentivegna, Sara. - STAMPA. - (2009), pp. 3-228.
Disuguaglianze digitali. Le nuove forme di esclusione nella società dell'informazione
Che il mondo di Internet rappresenti oggi un’incredibile opportunità di miglioramento della vita quotidiana è un’affermazione certamente condivisibile da molti. Altrettanto condivisibile, tuttavia, è l’affermazione secondo la quale il mondo di Internet costituisce oggi un territorio dal quale molti individui rischiano di essere esclusi e di non poter così migliorare la propria vita quotidiana nonché di ampliare e potenziare le proprie opportunità esistenziali. Il filo conduttore del volume è la consapevolezza che non si stia creando una ma si corra, invece, il rischio di favorire una polarizzazione sociale – tra coloro che sono in grado di approfittare delle nuove opportunità e i molti altri che non sono nelle condizioni di sfruttare i benefici offerti dalle nuove tecnologie. Mediante il supporto di dati empirici ed elaborazioni originali riferite agli anni più recenti, nel testo si prende in esame la diffusione di Internet in Italia e si individua la presenza di forme di esclusione digitale che riproducono ed enfatizzano quella sociale. In una realizzazione quasi perfetta di quello che il sociologo Robert Merton definì tanti anni fa , i soggetti in una condizione di privilegio sociale beneficiano dell’inclusione digitale - dando vita a fenomeni di empowerment individuale e collettivo – mentre i soggetti in una condizione di marginalità affollano il territorio dove si riproducono le condizioni e gli effetti propri dell’esclusione digitale. Da questo punto di vista, Internet riproduce e potenzia meccanismi di esclusione propri del passato - testimoniando in tal modo la natura e la forza del suo radicamento sociale – e, contemporaneamente, sollecita soluzioni convincenti ed efficaci per un problema che, secondo alcuni, rischia di diventare addirittura più grave di quello dello sfruttamento. D’altro canto, se si riconosce che l’accesso all’informazione è ormai divenuto nella nostra società il tratto caratterizzante tanto delle relazioni individuali quanto di quelle sociali, si può comprendere come l’inclusione digitale sia uno dei tasselli principali attraverso i quali si articola la cittadinanza politica e culturale. Improrogabile e irrinunciabile diventa così l’estensione di tale cittadinanza a tutti gli individui che vivono il mondo di oggi, se si vuole guidare e non solo subire lo sviluppo della società dell’informazione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/183730
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simulazione ASN
Il report seguente simula gli indicatori relativi alla propria produzione scientifica in relazione alle soglie ASN 2023-2025 del proprio SC/SSD. Si ricorda che il superamento dei valori soglia (almeno 2 su 3) è requisito necessario ma non sufficiente al conseguimento dell'abilitazione. La simulazione si basa sui dati IRIS e sugli indicatori bibliometrici alla data indicata e non tiene conto di eventuali periodi di congedo obbligatorio, che in sede di domanda ASN danno diritto a incrementi percentuali dei valori. La simulazione può differire dall'esito di un’eventuale domanda ASN sia per errori di catalogazione e/o dati mancanti in IRIS, sia per la variabilità dei dati bibliometrici nel tempo. Si consideri che Anvur calcola i valori degli indicatori all'ultima data utile per la presentazione delle domande.
La presente simulazione è stata realizzata sulla base delle specifiche raccolte sul tavolo ER del Focus Group IRIS coordinato dall’Università di Modena e Reggio Emilia e delle regole riportate nel DM 589/2018 e allegata Tabella A. Cineca, l’Università di Modena e Reggio Emilia e il Focus Group IRIS non si assumono alcuna responsabilità in merito all’uso che il diretto interessato o terzi faranno della simulazione. Si specifica inoltre che la simulazione contiene calcoli effettuati con dati e algoritmi di pubblico dominio e deve quindi essere considerata come un mero ausilio al calcolo svolgibile manualmente o con strumenti equivalenti.