André Wogenscky. Raisons profondes de la forme

Architetto la cui immagine è rimasta a lungo legata a quella di Le Corbusier, di cui fu discepolo, amico e socio, Wogenscky, a partire dagli anni ‘60, ha costruito in Francia e nel mondo, numerosi edifi ci che si caratterizzano per la loro esigenza formale e inventiva. Dalla Faculté de médecine de l’hopital Necker a Parigi, all’Université des Arts di Takarazura in Giappone, dalla Maison de la Culture di Grenoble, di cui il programma fu defi nito da André Malraux, all’Université de Beyrouth, dalla Prefettura des Hauts-de-Seine a Nanterre alla sua stessa casa/atelier di Saint remy les Chevreuse, André Wogenscky ha realizzato dapertutto quella che lui stesso ha defi nito “una architettura attiva”, viva, che permetta all’uomo di “pensare meglio”. Secondo l’architetto, infatti, c’è bisogno di “ragioni vere e profonde, umane e universali, per realizzare le forme architettoniche”. Quest’opera propone una lettura originale dell’opera di André Wogenscky: lontana dall’essere una semplice monografi a, indaga sopratutto il metodo e il pensiero progettuale dell’architetto, espresso nelle sue conferenze e nei suoi scritti dal 1956 e attraverso le numerose interviste realizzate dagli autori nell’arco di dieci anni. Infi ne, questo libro riporta lo sguardo dell’architetto sull’attualià e sull’architettura della sua epoca, in particolare sui grandi progetti realizzati nella capitale nel corso degli ultimi decenni e per i quali ha concorso, tra i quali il Centre Georges Pompidou e dell’Opera Bastille.