Il tema dell’inquinamento indoor mostra di essere tanto più rilevante quanto più ci si accorge che l’informazione che circola intorno ad esso è a dir poco ridotta. Il saggio mette in luce le relazioni esistenti tra le variabili di ordine percettivo e quelle di ordine culturale, ma con differenze significative. Mentre, infatti, una specifica competenza sul problema dell’inquinamento in ambienti chiusi non rappresenta, di per sé, un incentivo verso comportamenti più avveduti, a fare la differenza sono altri fattori riconducibili alla dimensione culturale: In buona sostanza, se è ormai acclarata la maggiore sensibilità da parte dell’opinione pubblica rispetto ai temi ambientali in genere, a preoccupare è il dato che dimostra come quasi un intervistato su 3 non abbia mai sentito parlare di inquinamento in ambienti chiusi. Proprio per questo, il problema dell’informazione risulta essere cruciale: essa, come abbiamo visto, permette di vedere cose che altrimenti sfuggirebbero. Cioè a dire che essere informati e sensibili al problema permette anche di difendersi da esso. Nella pratica, però, la ricerca mostra che la conoscenza del fenomeno o anche soltanto l’essere più propensi a informarsi, possedere un capitale culturale maggiore e avere una maggiore informazione sul tema dell’ambiente mette le persone nelle condizioni di potersi difendere consapevolmente dalle minacce da inquinamento indoor, sebbene ciò non significa che siamo propensi ad adottare comportamenti di conseguenza coerenti.
Informazione, consumi culturali e inquinamento indoor / Nobile, Stefano. - STAMPA. - 1(2009), pp. 115-144.
Informazione, consumi culturali e inquinamento indoor
NOBILE, STEFANO
2009
Abstract
Il tema dell’inquinamento indoor mostra di essere tanto più rilevante quanto più ci si accorge che l’informazione che circola intorno ad esso è a dir poco ridotta. Il saggio mette in luce le relazioni esistenti tra le variabili di ordine percettivo e quelle di ordine culturale, ma con differenze significative. Mentre, infatti, una specifica competenza sul problema dell’inquinamento in ambienti chiusi non rappresenta, di per sé, un incentivo verso comportamenti più avveduti, a fare la differenza sono altri fattori riconducibili alla dimensione culturale: In buona sostanza, se è ormai acclarata la maggiore sensibilità da parte dell’opinione pubblica rispetto ai temi ambientali in genere, a preoccupare è il dato che dimostra come quasi un intervistato su 3 non abbia mai sentito parlare di inquinamento in ambienti chiusi. Proprio per questo, il problema dell’informazione risulta essere cruciale: essa, come abbiamo visto, permette di vedere cose che altrimenti sfuggirebbero. Cioè a dire che essere informati e sensibili al problema permette anche di difendersi da esso. Nella pratica, però, la ricerca mostra che la conoscenza del fenomeno o anche soltanto l’essere più propensi a informarsi, possedere un capitale culturale maggiore e avere una maggiore informazione sul tema dell’ambiente mette le persone nelle condizioni di potersi difendere consapevolmente dalle minacce da inquinamento indoor, sebbene ciò non significa che siamo propensi ad adottare comportamenti di conseguenza coerenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.