This article illustrates the methodologies, results, and future developments of the project “Vietato non toccare!” (“Forbidden Not to Touch!”), created within the Third Mission 2021 initiatives of Sapienza University of Rome. The design experience serves as a starting point to discuss the role of design in a multiplicity of “plural” contexts, enabling actions of technological, scientific, and cultural knowledge transfer produced in the academic environment. Firstly, the project aims to elevate the cultural potential of museum contexts through the creation of storytelling paths and multisensory experiences capable of reducing the “communicative distance” still present in museums and proposing open, inclusive, and engaging educational models that can effectively transmit – to everyone – the relational complexity inherent in each aspect addressed. Secondly, and more generally, the project refers to a broader paradigm shift currently affecting all areas of human activity that design must be able to grasp, but above all communicate, thanks to its inclination toward interdisciplinarity, prefiguration, and expressive metalanguage. From this perspective, the project fits into the broader discourse of techno-science, in which the co-evolution of scientific progress driven by increasingly sophisticated technologies influences human development models in all its spheres: economic, social, cultural, and political. In particular, technology – understood in its etymological sense as “a set of tools and processes that allow us to do something as well as possible” – becomes not only a driving force but a transversal language across the plurality of disciplines, competencies, cultural backgrounds, senses, dimensions, and even entities. In other words, technology becomes an enabling tool for contamination between alterities in a multiverse context, also allowing design to implement interdisciplinary and transmedial scenarios of experimentation and dissemination. In “Vietato non toccare!” and in the future developments planned for it, contemporary technological platforms – such as digital fabrication, biofabrication, and artificial intelligence (AI) – are adopted in the design performance to create innovative artifacts and dissemination experiences capable of educating about their “usable” and “sustainable” potential: “usable” because they clarify the potentialities that make the museum experience enhanced, engaging, and accessible to a diverse audience including individuals with disabilities and neurodivergences; “sustainable” because it becomes an effective method for communicating the relational complexity of the phenomena that involve us. CULTURE

L’articolo illustra metodologie, risultati e sviluppi futuri del progetto “Vietato non toccare!” nato all’interno delle iniziative di Terza Missione 2021 di Sapienza Università di Roma. L’esperienza progettuale si pone come punto di partenza per discutere il ruolo del design in una molteplicità di contesti “plurali” abilitanti le azioni di trasferimento tecnologico, scientifico e culturale della conoscenza prodotta in ambito accademico. In primo luogo, il progetto mira ad elevare il potenziale culturale dei contesti museali attraverso la realizzazione di percorsi di storytelling ed esperienze multisensoriali, in grado di ridurre la “distanza comunicativa” tuttora presente nei musei e di proporre modelli educativi aperti, inclusivi e coinvolgenti che sappiano trasmettere al meglio – e a tutti – la complessità relazionale insita in ciascun aspetto affrontato. In secondo luogo e più in generale, il progetto fa riferimento ad un più ampio cambio di paradigma che ad oggi sta interessando tutti gli ambiti dell’attività umana e che il design deve saper cogliere, ma soprattutto comunicare, grazie alla sua inclinazione all’interdisciplinarietà, alla prefigurazione e al metalinguaggio espressivo. Da questo punto di vista, il progetto si inserisce nel più ampio discorso della tecno- scienza, in cui la co-evoluzione del progresso scientifico guidato dal succedersi di tecnologie sempre più sofisticate, influenza i modelli di sviluppo umani in tutte le sue sfere: economica, sociale, culturale, politica. In particolare, la tecnologia – intesa nel suo senso etimologico di “insieme di strumenti e processi che ci permettono di fare al meglio un qualcosa” – non si fa solo forza trainante, ma linguaggio trasversale alla pluralità di discipline, competenze, background culturali, sensi, dimensioni e persino entità. In altri termini, la tecnologia si fa strumento abilitante la contaminazione tra alterità in un contesto multiverso, permettendo anche al design di mettere in atto scenari interdisciplinari e transmediali di sperimentazione e divulgazione. In “Vietato non toccare!” e negli sviluppi futuri per esso previsti, le contemporanee piattaforme tecnologiche – come la fabbricazione digitale, la biofabbricazione e l’intelligenza artificiale (IA) – vengono adottate nella performance progettuale al fine di realizzare artefatti ed esperienze divulgative innovative, in grado di educare al loro potenziale “fruibile” e “sostenibile”: “fruibile” perché si rendono chiare le potenzialità che rendono l’esperienza museale aumentata, coinvolgente, ed accessibile ad un pubblico diversificato che include soggetti con disabilità e neurodivergenze; “sostenibile” perché diventa un metodo efficace per comunicare la complessità relazionale dei fenomeni che ci coinvolgono.

VIETATO NON TOCCARE! Potenziamento sinestetico della divulgazione scientifica e museale attraverso interdisciplinarità e transmedialità / Lucibello, Sabrina; Rotondi, Carmen; Farace, Giulia; Del Gesso, Chiara; Pecci, Elisa; Inglese, Giovanni. - (2025), pp. 594-610. ( ATTI DELLA CONFERENZA ANNUALE DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI DESIGN Napoli ) [10.6093/978-88-6887-385-1].

VIETATO NON TOCCARE! Potenziamento sinestetico della divulgazione scientifica e museale attraverso interdisciplinarità e transmedialità

Sabrina Lucibello;Carmen Rotondi;Giulia Farace;Chiara Del Gesso;Elisa Pecci;Giovanni Inglese
2025

Abstract

This article illustrates the methodologies, results, and future developments of the project “Vietato non toccare!” (“Forbidden Not to Touch!”), created within the Third Mission 2021 initiatives of Sapienza University of Rome. The design experience serves as a starting point to discuss the role of design in a multiplicity of “plural” contexts, enabling actions of technological, scientific, and cultural knowledge transfer produced in the academic environment. Firstly, the project aims to elevate the cultural potential of museum contexts through the creation of storytelling paths and multisensory experiences capable of reducing the “communicative distance” still present in museums and proposing open, inclusive, and engaging educational models that can effectively transmit – to everyone – the relational complexity inherent in each aspect addressed. Secondly, and more generally, the project refers to a broader paradigm shift currently affecting all areas of human activity that design must be able to grasp, but above all communicate, thanks to its inclination toward interdisciplinarity, prefiguration, and expressive metalanguage. From this perspective, the project fits into the broader discourse of techno-science, in which the co-evolution of scientific progress driven by increasingly sophisticated technologies influences human development models in all its spheres: economic, social, cultural, and political. In particular, technology – understood in its etymological sense as “a set of tools and processes that allow us to do something as well as possible” – becomes not only a driving force but a transversal language across the plurality of disciplines, competencies, cultural backgrounds, senses, dimensions, and even entities. In other words, technology becomes an enabling tool for contamination between alterities in a multiverse context, also allowing design to implement interdisciplinary and transmedial scenarios of experimentation and dissemination. In “Vietato non toccare!” and in the future developments planned for it, contemporary technological platforms – such as digital fabrication, biofabrication, and artificial intelligence (AI) – are adopted in the design performance to create innovative artifacts and dissemination experiences capable of educating about their “usable” and “sustainable” potential: “usable” because they clarify the potentialities that make the museum experience enhanced, engaging, and accessible to a diverse audience including individuals with disabilities and neurodivergences; “sustainable” because it becomes an effective method for communicating the relational complexity of the phenomena that involve us. CULTURE
2025
ATTI DELLA CONFERENZA ANNUALE DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI DESIGN
L’articolo illustra metodologie, risultati e sviluppi futuri del progetto “Vietato non toccare!” nato all’interno delle iniziative di Terza Missione 2021 di Sapienza Università di Roma. L’esperienza progettuale si pone come punto di partenza per discutere il ruolo del design in una molteplicità di contesti “plurali” abilitanti le azioni di trasferimento tecnologico, scientifico e culturale della conoscenza prodotta in ambito accademico. In primo luogo, il progetto mira ad elevare il potenziale culturale dei contesti museali attraverso la realizzazione di percorsi di storytelling ed esperienze multisensoriali, in grado di ridurre la “distanza comunicativa” tuttora presente nei musei e di proporre modelli educativi aperti, inclusivi e coinvolgenti che sappiano trasmettere al meglio – e a tutti – la complessità relazionale insita in ciascun aspetto affrontato. In secondo luogo e più in generale, il progetto fa riferimento ad un più ampio cambio di paradigma che ad oggi sta interessando tutti gli ambiti dell’attività umana e che il design deve saper cogliere, ma soprattutto comunicare, grazie alla sua inclinazione all’interdisciplinarietà, alla prefigurazione e al metalinguaggio espressivo. Da questo punto di vista, il progetto si inserisce nel più ampio discorso della tecno- scienza, in cui la co-evoluzione del progresso scientifico guidato dal succedersi di tecnologie sempre più sofisticate, influenza i modelli di sviluppo umani in tutte le sue sfere: economica, sociale, culturale, politica. In particolare, la tecnologia – intesa nel suo senso etimologico di “insieme di strumenti e processi che ci permettono di fare al meglio un qualcosa” – non si fa solo forza trainante, ma linguaggio trasversale alla pluralità di discipline, competenze, background culturali, sensi, dimensioni e persino entità. In altri termini, la tecnologia si fa strumento abilitante la contaminazione tra alterità in un contesto multiverso, permettendo anche al design di mettere in atto scenari interdisciplinari e transmediali di sperimentazione e divulgazione. In “Vietato non toccare!” e negli sviluppi futuri per esso previsti, le contemporanee piattaforme tecnologiche – come la fabbricazione digitale, la biofabbricazione e l’intelligenza artificiale (IA) – vengono adottate nella performance progettuale al fine di realizzare artefatti ed esperienze divulgative innovative, in grado di educare al loro potenziale “fruibile” e “sostenibile”: “fruibile” perché si rendono chiare le potenzialità che rendono l’esperienza museale aumentata, coinvolgente, ed accessibile ad un pubblico diversificato che include soggetti con disabilità e neurodivergenze; “sostenibile” perché diventa un metodo efficace per comunicare la complessità relazionale dei fenomeni che ci coinvolgono.
interdisciplinarietà; transmedialità; multisensorialità; design esperenziale; fabbricazione bio-digitale; accessibilità
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
VIETATO NON TOCCARE! Potenziamento sinestetico della divulgazione scientifica e museale attraverso interdisciplinarità e transmedialità / Lucibello, Sabrina; Rotondi, Carmen; Farace, Giulia; Del Gesso, Chiara; Pecci, Elisa; Inglese, Giovanni. - (2025), pp. 594-610. ( ATTI DELLA CONFERENZA ANNUALE DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI DESIGN Napoli ) [10.6093/978-88-6887-385-1].
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