Riesercizio del potere e poteri amministrativi di secondo grado

This paper examines the issue regarding the re-exercise of administrative power, as far as second-grade administrative powers are concerned. We argued that, within the procedural structure of administrative functions, the exercise of a power does not follow a logic of abrogation; rather, it assumes a constraint on its re-exercise because of an ‘ascertainment effect’, produced by the administrative act alongside its constitutive effect. Such an effect persists as long as the act in question remains in force. In this light, second-grade powers are therefore autonomous powers that relate to the efficacy of the original act, allowing for a review of the previous decision and the nullification of the related effects. This relationship between the re-exercise of power and second — grade powers should not, however, be confused with the question of whether a power is exhausted after its mere exercise — a scenario that would concern the re-exercisability of a power even after the previous act has been annulled. Our legal framework, at least from a general perspective, does not recognize this type of preclusion.

Il presente contributo propone una generale considerazione della problematica del riesercizio del potere, in relazione al suo rilievo con riferimento ai poteri amministrativi di secondo grado. Si argomenta che, nell’ambito della struttura procedurale della funzione amministrativa, l’esercizio del potere non segue una logica abrogativa, ma, al contrario, presuppone un vincolo al relativo riesercizio, in ragione della produzione, da parte del provvedimento, accanto a quello costitutivo, di un effetto di accertamento, che permane fintanto che rimane operativo l’atto da cui scaturisce. In tale prospettiva, i poteri di secondo grado sono dunque poteri autonomi, che si vengono a rapportare all’efficacia dell’atto, consentendo di rivedere la decisione in esso contenuta e porre nel nulla la sua operatività. Tale considerazione in ordine al rapporto tra riesercizio del potere e poteri di secondo, si aggiunge poi, non deve essere peraltro confusa con la questione inerente all’esauribilità del potere a seguito del suo mero esercizio, intesa quale riesercitabilità del potere non qualora vi sia un atto operativo, ma anche qualora quest’ultimo sia stato annullato; di tale tipologia di preclusione, infatti, quantomeno sotto un profilo generale, non vi è riscontro nel nostro quadro normativo.