Dire l’indicibile. Architettura e autonomia del disegno d’astrazione

Il saggio esplora l’autonomia del disegno d’architettura come linguaggio originario e strumento di comunicazione del progetto. Dalle convenzioni rinascimentali a oggi, piante, prospetti e sezioni traducono l’idea in forma visibile, richiedendo al lettore un processo interpretativo che unisce misura e sintesi spaziale. L’evoluzione digitale e l’intelligenza artificiale introducono nuove criticità: l’assenza di limiti di scala e i render fotorealistici rischiano di ridurre il progetto a un’immagine statica. Tre temi guidano la riflessione: leggibilità del progetto, autonomia estetica del disegno e ruolo dell’astrazione.