La recensione offre una sintesi critica di "Translation and History. A Textbook" di Theo Hermans, delineando il contributo dell’autore alla definizione di un approccio storiografico applicato agli studi sulla traduzione. Hermans indaga innanzitutto la natura narrativa della scrittura della storia, soffermandosi sul ruolo del plot, sull’inevitabile selezione operata dallo storico e sui concetti di framing e renarration, che consentono di interpretare la traduzione come ri-narrazione situata entro reti testuali e culturali. Centrale è il ricorso a modelli teorici quali il pushing-hands di Martha Cheung, che descrive la relazione dinamica tra passato e presente, e la prospettiva socio-narrativa di Somers e Bruner. Il volume prosegue illustrando gli strumenti metodologici necessari alla ricerca storico-traduttiva, dalla definizione delle domande di ricerca all’uso dei database bibliografici, fino alle riflessioni sui motivi della traduzione, riprendendo il lavoro di Julia Richter sulla relazione tra interessi personali, capitale simbolico e pratiche traduttive. Ampio spazio è dedicato al rapporto tra microstoria e macrostoria, alla centralità del contesto e all’applicazione dell’Actor-Network Theory per tracciare le reti di relazioni che sostengono la circolazione delle traduzioni. Nei capitoli successivi Hermans integra le teorie della storia concettuale di Koselleck e Skinner, sottolineando il ruolo del traduttore come agente storico e culturale. La recensione mette in evidenza come il testo mostri la traduzione quale prodotto culturale situato e come costruzione interpretativa, analoga alla “finzione referenziale” della narrazione storica, sottolineando il carattere necessariamente provvisorio e aperto di ogni ricostruzione storiografica della traduzione.
Theo Hermans: Translation and History. A Textbook / Candela, Antonella. - In: RI.TRA. - ISSN 2975-0873. - (2025), pp. 529-533.
Theo Hermans: Translation and History. A Textbook
ANTONELLA CANDELA
2025
Abstract
La recensione offre una sintesi critica di "Translation and History. A Textbook" di Theo Hermans, delineando il contributo dell’autore alla definizione di un approccio storiografico applicato agli studi sulla traduzione. Hermans indaga innanzitutto la natura narrativa della scrittura della storia, soffermandosi sul ruolo del plot, sull’inevitabile selezione operata dallo storico e sui concetti di framing e renarration, che consentono di interpretare la traduzione come ri-narrazione situata entro reti testuali e culturali. Centrale è il ricorso a modelli teorici quali il pushing-hands di Martha Cheung, che descrive la relazione dinamica tra passato e presente, e la prospettiva socio-narrativa di Somers e Bruner. Il volume prosegue illustrando gli strumenti metodologici necessari alla ricerca storico-traduttiva, dalla definizione delle domande di ricerca all’uso dei database bibliografici, fino alle riflessioni sui motivi della traduzione, riprendendo il lavoro di Julia Richter sulla relazione tra interessi personali, capitale simbolico e pratiche traduttive. Ampio spazio è dedicato al rapporto tra microstoria e macrostoria, alla centralità del contesto e all’applicazione dell’Actor-Network Theory per tracciare le reti di relazioni che sostengono la circolazione delle traduzioni. Nei capitoli successivi Hermans integra le teorie della storia concettuale di Koselleck e Skinner, sottolineando il ruolo del traduttore come agente storico e culturale. La recensione mette in evidenza come il testo mostri la traduzione quale prodotto culturale situato e come costruzione interpretativa, analoga alla “finzione referenziale” della narrazione storica, sottolineando il carattere necessariamente provvisorio e aperto di ogni ricostruzione storiografica della traduzione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


