La Corte e il gioco d’azzardo. Profili critici della sentenza n. 104 del 2025

Constitutional Court judgment no. 104/2025 struck down the rule prohibiting shop owners from providing internet-connected devices potentially enabling access to online gambling. The Court grounded its decision on the principles of proportionality, reasonableness, legal certainty, and economic freedom, as well as on EU and ECHR requirements. The ruling nonetheless raises concerns about the removal of a preventive instrument designed to limit exposure to digital gambling and about the resulting regulatory gap, which may affect the protection of vulnerable individuals. The analysis highlights the absence of alternative decision-making techniques that could have mitigated the disruptive consequences of the ruling while preserving some protective function. The judgment ultimately reshapes the balance between public health protection and economic freedoms, leaving to the legislature the task of adopting new and effective regulatory measures.

La sentenza n. 104 del 2025 della Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità del divieto imposto ai titolari di pubblici esercizi di mettere a disposizione apparecchiature connesse a internet idonee ad accedere al gioco d’azzardo online. Il giudizio si fonda sulla violazione dei principi di proporzionalità, ragionevolezza, determinatezza e libera iniziativa economica, nonché sugli obblighi derivanti dal diritto sovranazionale. La decisione, tuttavia, solleva interrogativi sulla rimozione di uno strumento concepito per limitare l’esposizione al gioco d’azzardo digitale e sulla creazione di un vuoto di tutela potenzialmente rilevante per la protezione dei soggetti vulnerabili. Viene inoltre analizzata l’assenza di tecniche decisorie alternative che avrebbero potuto preservare almeno in parte la funzione preventiva della normativa originaria. La sentenza incide sul bilanciamento tra tutela della salute e libertà economiche, rimettendo al legislatore la definizione di nuove misure adeguate.