.Il saggio mette in evidenza la complessità dell'ecumenismo, a partire dal suo stesso significato, che muta radicalmente nel corso degli anni. Mentre con il lungo pontificato di Pio IX (1846-1878) viene visto da Roma solo come concessione di un ritorno alla cattedra petrina, ricevendo sdegnosi rifiuti da parte dei patriarchi d'Oriente, già con Leone XIII (1878-1903) si intravedono i primi timidi cenni di reale apertura tra Chiese e tradizioni religiose diverse. Uno degli strumenti più utili per una eventuale ricomposizione è la nuova tradizione di studi patristici che tende a mettere in evidenza gli uomini e le donne credenti vissuti nel primo millennio, età della Chiesa indivisa. Sarà però solo con il pontificato di Giovanni XXIII ed il Concilio Vaticano II che vedrà la luce una delle stagioni più felici dell'ecumenismo, frutto anche delle grandi figure che negli anni precedenti avevano studiato e posto le basi per una teologia della speranza, fortemente radicata ai testi bibblici e patristici, basta ricordare Congar e Chenu, esponenti della Nouvelle théologie di Parigi.
L'ecumenismo della Santa Sede tra Ottocento e Novecento / Dante, Francesco. - STAMPA. - 1(2008), pp. 13-24.
L'ecumenismo della Santa Sede tra Ottocento e Novecento
DANTE, Francesco
2008
Abstract
.Il saggio mette in evidenza la complessità dell'ecumenismo, a partire dal suo stesso significato, che muta radicalmente nel corso degli anni. Mentre con il lungo pontificato di Pio IX (1846-1878) viene visto da Roma solo come concessione di un ritorno alla cattedra petrina, ricevendo sdegnosi rifiuti da parte dei patriarchi d'Oriente, già con Leone XIII (1878-1903) si intravedono i primi timidi cenni di reale apertura tra Chiese e tradizioni religiose diverse. Uno degli strumenti più utili per una eventuale ricomposizione è la nuova tradizione di studi patristici che tende a mettere in evidenza gli uomini e le donne credenti vissuti nel primo millennio, età della Chiesa indivisa. Sarà però solo con il pontificato di Giovanni XXIII ed il Concilio Vaticano II che vedrà la luce una delle stagioni più felici dell'ecumenismo, frutto anche delle grandi figure che negli anni precedenti avevano studiato e posto le basi per una teologia della speranza, fortemente radicata ai testi bibblici e patristici, basta ricordare Congar e Chenu, esponenti della Nouvelle théologie di Parigi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.