Il Registro dei visitatori di Ca’ Romanino documenta il passaggio di coloro che, nel tempo, hanno abitato – anche solo temporaneamente – la casa progettata da Giancarlo De Carlo tra il 1966 e il 1967 nelle campagne di Urbino. Grazie alla Fondazione che oggi la anima, la villa non è solo un’opera d’autore ma un luogo vissuto, aperto all’ospitalità e all’incontro. Concepite come una “casa-paesaggio”, l’architettura e le sue relazioni con il territorio rivelano un dialogo continuo con luce, viste e morfologie naturali, attraverso percorsi interni ed esterni che rendono incerto il confine tra dentro e fuori. La casa mantiene la vocazione originaria voluta da Sonia Morra e Livio Sichirollo: un porto per ospiti, studiosi e viaggiatori, che qui possono sperimentare lo spazio e contribuire alla sua vita. Il Registro diventa così un diario collettivo di segni, parole e impressioni che testimoniano la capacità di Ca’ Romanino di generare relazioni, interpretazioni e nuove narrazioni, confermando la casa come geografia aperta e laboratorio di continua rinascita tra architettura, natura e paesaggio.
A House and a Vineyard. Participants | Una casa e una vigna. Presenze / Mander, Barbara; Daniele, Maria Cecilia. - In: VESPER. - ISSN 2704-7598. - 13:(2025).
A House and a Vineyard. Participants | Una casa e una vigna. Presenze
Barbara Mander
;Maria Cecilia Daniele
2025
Abstract
Il Registro dei visitatori di Ca’ Romanino documenta il passaggio di coloro che, nel tempo, hanno abitato – anche solo temporaneamente – la casa progettata da Giancarlo De Carlo tra il 1966 e il 1967 nelle campagne di Urbino. Grazie alla Fondazione che oggi la anima, la villa non è solo un’opera d’autore ma un luogo vissuto, aperto all’ospitalità e all’incontro. Concepite come una “casa-paesaggio”, l’architettura e le sue relazioni con il territorio rivelano un dialogo continuo con luce, viste e morfologie naturali, attraverso percorsi interni ed esterni che rendono incerto il confine tra dentro e fuori. La casa mantiene la vocazione originaria voluta da Sonia Morra e Livio Sichirollo: un porto per ospiti, studiosi e viaggiatori, che qui possono sperimentare lo spazio e contribuire alla sua vita. Il Registro diventa così un diario collettivo di segni, parole e impressioni che testimoniano la capacità di Ca’ Romanino di generare relazioni, interpretazioni e nuove narrazioni, confermando la casa come geografia aperta e laboratorio di continua rinascita tra architettura, natura e paesaggio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


