Vasta circa 30 ettari, situata tra il Mar Grande e il Mar Piccolo, è collegata alla terra ferma da due ponti: quello di “Pietra” a nord che la collega al rione Tamburi-Croce e quello “Girevole” a sud che la congiunge al Borgo nuovo. La storia del centro storico di Taranto1 segue la storia di molte altre città, come ad esempio Catania (con il quartiere San Berillo), Siracusa (si pensi all’isola di Ortigia) e Napoli (con i Quartieri Spagnoli) nelle quali, il progressivo spostamento degli abitanti nelle zone di nuova costruzione ha determinato l’abbandono delle abitazioni storiche più difficili da risanare e rese instabili da terremoti, condizioni atmosferiche particolarmente dure, danneggiamenti dovuti a bombardamenti, superfetazioni abusive e innumerevoli altri fattori ambientali, storici e culturali che hanno determinato l’impossibilità dell’abitare. Il saggio propone strategie puntuali e urbane di riuso e riconversione della parte disabitata della città di Taranto sull'Isola Madre individuando nel Social Housing una possibilità di nuovo uso.
Germogli Taranto. Strategie per la rigenerazione architettonica e urbana del Borgo Antico di Taranto / Astone, Michele; Salimei, Guendalina. - (2025), pp. 57-68. ( Tanranto Vecchia. interpretazione, rappresentazione e rigenerazione dell'immagine Taranto; Italia ).
Germogli Taranto. Strategie per la rigenerazione architettonica e urbana del Borgo Antico di Taranto
Michele Astone;Guendalina Salimei
2025
Abstract
Vasta circa 30 ettari, situata tra il Mar Grande e il Mar Piccolo, è collegata alla terra ferma da due ponti: quello di “Pietra” a nord che la collega al rione Tamburi-Croce e quello “Girevole” a sud che la congiunge al Borgo nuovo. La storia del centro storico di Taranto1 segue la storia di molte altre città, come ad esempio Catania (con il quartiere San Berillo), Siracusa (si pensi all’isola di Ortigia) e Napoli (con i Quartieri Spagnoli) nelle quali, il progressivo spostamento degli abitanti nelle zone di nuova costruzione ha determinato l’abbandono delle abitazioni storiche più difficili da risanare e rese instabili da terremoti, condizioni atmosferiche particolarmente dure, danneggiamenti dovuti a bombardamenti, superfetazioni abusive e innumerevoli altri fattori ambientali, storici e culturali che hanno determinato l’impossibilità dell’abitare. Il saggio propone strategie puntuali e urbane di riuso e riconversione della parte disabitata della città di Taranto sull'Isola Madre individuando nel Social Housing una possibilità di nuovo uso.| File | Dimensione | Formato | |
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