IN_Transition. Un viaggio verso nuovi equilibri

We are living in an era of profound transitions, facing unprecedented challenges that compel us to rethink past development models. This editorial, co-signed by an architect and a physician, introduces the special issue of Riflesso IN_Transition, which serves as a forum for investigating the transformations underway, aiming for a more equitable and sustainable future. By adopting a transdisciplinary approach and fostering intergenerational dialogue, it confronts the complexity of global challenges with a holistic perspective, ensuring a plurality of visions. Innovative analyses and proposals aim to inspire solutions that center on human beings and the environment, enhancing individual and collective well-being. The discussion is structured in three sections. The "Technological Transition" section explores how physical and digital infrastructures are transforming the way we live and work. Hyperconnectivity, digitalization, and artificial intelligence represent both challenges and opportunities. It investigates the need for technology that integrates ethical values and human dignity, promoting empathy and creativity when addressing issues such as robotics, sustainable mobility, ethical questions, and digital surveillance. It seeks a dialogue between humanistic sensibilities and technical progress to prevent alienation. The "Ecological Transition" section addresses the ecological and climate emergency, starting from critical issues such as pollution, extreme weather events, excessive resource consumption, and the vulnerability of territories. It highlights the need for a radical ecological transition that pairs the circular economy with a crucial cultural and social transformation. It analyzes regenerative economic models and the demand for social justice, advocating for an integrated approach that respects planetary boundaries and values human capital. The "Urban Transition" section views cities as laboratories for innovation and resilience, recognizing them as key protagonists in the challenge of guiding change. It explores the role of big data, collective intelligence, and active participation, defining urban regeneration as a remedy for physical and social decay, aimed at fostering beauty, a sense of belonging, and community. A focus is placed on small historic centers and inland areas, on actions to counter depopulation and territorial inequality, including through the contribution of smart working (remote work), telemedicine, and the valorization of unique local assets.

Viviamo in un’epoca di transizioni profonde che ci pongono di fronte a sfide senza precedenti, obbligandoci a ripensare i modelli di sviluppo del passato. Questo editoriale cofirmato da un architetto e un medico introduce il numero speciale di Riflesso IN_Transition che si propone come spazio di confronto per indagare le trasformazioni in atto verso un futuro più equo e sostenibile. Adottando un approccio transdisciplinare e un dialogo intergenerazionale, si affronta la complessità delle sfide globali con uno sguardo olistico, garantendo una pluralità di visioni. Analisi e proposte innovative puntano a ispirare soluzioni che pongono al centro l’essere umano e l’ambiente, incrementando il benessere individuale e collettivo. Il percorso si articola in tre sezioni. La sezione “Technological Transition” esplora come le infrastrutture fisiche e digitali stiano trasformando il nostro modo di vivere e lavorare. Iperconnessione, digitalizzazione e intelligenza artificiale rappresentano al tempo stesso sfide e opportunità. Si indaga la necessità di una tecnologia che integri valori etici e dignità umana, promuovendo empatia e creatività di fronte a temi come robotica, mobilità sostenibile, interrogativi etici e sorveglianza digitale, cercando un dialogo tra sensibilità umanistica e progresso tecnico per evitare l'alienazione. La sezione “Ecological Transition” affronta l'emergenza ecologica e climatica, partendo da criticità quali inquinamento, eventi meteorologici estremi, consumo eccessivo di risorse e vulnerabilità dei territori. Emerge la necessità di una transizione ecologica radicale che affianchi all'economia circolare una trasformazione culturale e sociale cruciale. Si analizzano modelli economici rigenerativi e l'esigenza di giustizia sociale, per un approccio integrato che rispetti i limiti planetari e valorizzi il capitale umano. La sezione “Urban Transition” osserva le città come laboratori di innovazione e resilienza, grandi protagoniste nella sfida per guidare il cambiamento. Si esplora il ruolo di big data, intelligenza collettiva e partecipazione attiva, definendo la rigenerazione urbana come cura per il degrado fisico e sociale, tesa a sviluppare bellezza, senso di appartenenza e socialità. Un focus è dedicato ai piccoli centri storici e alle aree interne, alle azioni per contrastare lo spopolamento e la disuguaglianza territoriale, anche tramite il contributo di smart working, telemedicina e grazie alla valorizzazione delle unicità locali.