Le perdite di produzione imputabili alle avversità biotiche sono pari al 40%. I patogeni tellurici delle colture, per lungo tempo, sono stati contenuti con fumiganti al terreno. La revoca di principi attivi e l’esigenza di una gestione più sostenibile delle colture, ha spinto alla ricerca di strategie alternative per il contenimento di questi patogeni. Non vi è soluzione unica, ma bisogna studiare la problematica e integrare pratiche per il management dei soil-borne. La solarizzazione è una delle tecniche utilizzabili, ma limitata in alcuni contesti dalla lunga durata del trattamento (~ 60 giorni). L’obiettivo di questo lavoro è stato valutare l’efficacia nel contenimento di patogeni tellurici in fagiolino e lattuga di un metodo di solarizzazione innovativa (Solin®; SO) sviluppata da Green App, messa a confronto con il metodo tradizionale (ST). Questo metodo impiega un liquido nero biodegradabile nebulizzato prima della copertura con il film plastico. Il liquido nero lascia sulla superfice del suolo uno strato nero che si comporta come un collettore solare che cattura il calore trasmettendolo al suolo. La ricerca è stata condotta nel 2022 e nel 2023 in serra in provincia di Caserta, inserendo nel disegno sperimentale un testimone non solarizzato. Successivamente, sono stati condotti rilievi sui microrganismi tellurici non target, e sui parametri biometrici e produttivi delle colture. I risultati evidenziano che SO è un’efficace alternativa rispetto a ST riducendo il numero di piante malate (- 30%) e consentendo un incremento della produzione (+20%). La SO trova applicazione nelle aziende orticole del comprensorio casertano permettendo di ridurre il tempo di trattamento del suolo (30 giorni) rispetto a ST (60 giorni) riducendone l’impatto e rendendo possibile applicare la tecnica in diversi ordinamenti colturali. La SO riduce il disturbo delle comunità microbiche del suolo e l’uso di prodotti fitosanitari, in linea con gli obiettivi della strategia Farm to Fork del Green Deal europeo.
Coltivazione di ortive mediante un approccio sostenibile per la gestione delle avversità del suolo e risvolti sulla produzione / Battaglia, Valerio; Pio, Giuseppe Enea; Lizzio, Agata; Errico, Erica; Frattolillo, Mariateresa; Maione, Federica; Mormile, Pasquale; Lahoz, Ernesto. - (2025). (Intervento presentato al convegno XV GIORNATE SCIENTIFICHE SOI tenutosi a Pisa, Italia).
Coltivazione di ortive mediante un approccio sostenibile per la gestione delle avversità del suolo e risvolti sulla produzione
Lizzio, Agata;
2025
Abstract
Le perdite di produzione imputabili alle avversità biotiche sono pari al 40%. I patogeni tellurici delle colture, per lungo tempo, sono stati contenuti con fumiganti al terreno. La revoca di principi attivi e l’esigenza di una gestione più sostenibile delle colture, ha spinto alla ricerca di strategie alternative per il contenimento di questi patogeni. Non vi è soluzione unica, ma bisogna studiare la problematica e integrare pratiche per il management dei soil-borne. La solarizzazione è una delle tecniche utilizzabili, ma limitata in alcuni contesti dalla lunga durata del trattamento (~ 60 giorni). L’obiettivo di questo lavoro è stato valutare l’efficacia nel contenimento di patogeni tellurici in fagiolino e lattuga di un metodo di solarizzazione innovativa (Solin®; SO) sviluppata da Green App, messa a confronto con il metodo tradizionale (ST). Questo metodo impiega un liquido nero biodegradabile nebulizzato prima della copertura con il film plastico. Il liquido nero lascia sulla superfice del suolo uno strato nero che si comporta come un collettore solare che cattura il calore trasmettendolo al suolo. La ricerca è stata condotta nel 2022 e nel 2023 in serra in provincia di Caserta, inserendo nel disegno sperimentale un testimone non solarizzato. Successivamente, sono stati condotti rilievi sui microrganismi tellurici non target, e sui parametri biometrici e produttivi delle colture. I risultati evidenziano che SO è un’efficace alternativa rispetto a ST riducendo il numero di piante malate (- 30%) e consentendo un incremento della produzione (+20%). La SO trova applicazione nelle aziende orticole del comprensorio casertano permettendo di ridurre il tempo di trattamento del suolo (30 giorni) rispetto a ST (60 giorni) riducendone l’impatto e rendendo possibile applicare la tecnica in diversi ordinamenti colturali. La SO riduce il disturbo delle comunità microbiche del suolo e l’uso di prodotti fitosanitari, in linea con gli obiettivi della strategia Farm to Fork del Green Deal europeo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


