A Napoli, in un’area situata al confine tra le lottizzazioni INA-Casa e l’espansione novecentesca della città, la conversione di un vecchio caseificio in sede di rappresentanza per un’azienda specializzata in sistemi di automazione per catene produttive ha rappresentato una sfida progettuale complessa e stimolante. L’edificio, costituito da due blocchi sovrapposti in muratura portante e da tre facciate in relazione differente con il tessuto urbano circostante, si è rivelato un terreno fertile per l’indagine sul rapporto tra conservazione, riqualificazione, formalismo compositivo ed esigenze funzionali. La metodologia progettuale adottata si fonda sull’idea che la stratificazione segnica possa porsi quasi come un mantra euritmico per la fabbrica, secondo l’idea che nuove striature e concrezioni possano modificare profondamente l’assetto percepito del vecchio volume edilizio. Attraverso la sospensione del giudizio di valore rispetto alla materia su cui si sta intervenendo, ogni traccia può essere integrata nel progetto di architettura, configurandolo come un atto consapevole di interpretazione teorico-critica.

Una casa arancione per il lavoro / Arcopinto, Luigi. - 12:(2025), pp. 466-469. ( XII Forum ProArch Trento; Italy ).

Una casa arancione per il lavoro

Arcopinto, Luigi
2025

Abstract

A Napoli, in un’area situata al confine tra le lottizzazioni INA-Casa e l’espansione novecentesca della città, la conversione di un vecchio caseificio in sede di rappresentanza per un’azienda specializzata in sistemi di automazione per catene produttive ha rappresentato una sfida progettuale complessa e stimolante. L’edificio, costituito da due blocchi sovrapposti in muratura portante e da tre facciate in relazione differente con il tessuto urbano circostante, si è rivelato un terreno fertile per l’indagine sul rapporto tra conservazione, riqualificazione, formalismo compositivo ed esigenze funzionali. La metodologia progettuale adottata si fonda sull’idea che la stratificazione segnica possa porsi quasi come un mantra euritmico per la fabbrica, secondo l’idea che nuove striature e concrezioni possano modificare profondamente l’assetto percepito del vecchio volume edilizio. Attraverso la sospensione del giudizio di valore rispetto alla materia su cui si sta intervenendo, ogni traccia può essere integrata nel progetto di architettura, configurandolo come un atto consapevole di interpretazione teorico-critica.
2025
XII Forum ProArch
casa arancione per il lavoro; Cesare Ulisse; riuso adattivo; Campania; Napoli
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Una casa arancione per il lavoro / Arcopinto, Luigi. - 12:(2025), pp. 466-469. ( XII Forum ProArch Trento; Italy ).
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