L’attività di ricerca di queste due sub-attività nell’ambito del WP5 è stata riunita e riportata insieme. Nello specifico, tale attività ha riguardato lo screening di nuovi prodotti naturali e/o di origine vegetale per contrastare Xylella fastidiosa subsp. pauca, patogeno responsabile della sindrome del disseccamento rapido dell’olivo “Olive Quick Decline Syndrome” (OQDS) ed il suo principale insetto vettore. Sinora i prodotti più utilizzati per limitare i danni associati a malattia causate da batteri fitopatogeni in agricoltura sono rappresentati da prodotti a base rameica ad alto impatto ambientale ed oggetto di limitazioni da parte della attuale normativa. Nell’ottica di una più sostenibile lotta al batterio, ed anche al fine di recuperare prodotti vegetali di scarto in programmi di economia circolare, si sono saggiate in vitro diverse molecole naturali, induttori di resistenza e composti sintetici a basso impatto ambientale. L’efficacia di tali sostanze è stata valutata nei confronti della crescita planctonica e della produzione di biofilm da parte del batterio. La trasmissione del batterio su piante ospiti avviene esclusivamente attraverso insetti vettori il cui controllo assume conseguentemente un ruolo fondamentale nel contenimento della malattia. Ad oggi, il principale vettore responsabile della diffusione di OQDS è Philaenus spumarius L., appartenente alla famiglia Aphrophoridae, che si nutre a livello xilematico [63]. La gestione delle popolazioni di P. spumarius si basa principalmente sulla rimozione delle erbe infestanti per ridurre gli stadi giovanili che ancora non hanno acquisito il batterio e sull’applicazione di insetticidi. Tra gli insetticidi testati, i neonicotinoidi e i piretroidi sono elencati nei trattamenti fitosanitari obbligatori ma appare fondamentale ricercare strategie alternative compatibili con le pratiche di gestione integrata (IPM) dove i composti naturali possono fornire un contributo sostenibile [64]. In questo contesto si inserisce l’attività di ricerca descritta, mirata all’individuazione di prodotti naturali in grado di contrastare il vettore. In particolare, è stata valutato l'effetto tossico sugli adulti di P. spumarius di formulazioni a base di estratti di Taxus baccata L., Salvia guaranitica St. Hil., Capsicum annuum L. ed olio di colza (Brassica napus L.).

Progetto “SALVAOLIVI” - Salvaguardia e valorizzazione del patrimonio olivicolo italiano con azioni di ricerca nel settore della difesa fitosanitaria / Cesari, Erica; Pucci, Nicoletta; Bertin, Sabrina; Loreti, Stefania; Scala, Valeria; Pilotti, Massimo; Rongai, Domenico; Faggioli, Francesco; Luigi, Marta. - (2023). (Intervento presentato al convegno Strategie per la salvaguardia del panorama olivicolo italiano. Evento divulgativo dei risultati ottenuti nell’ambito dei Progetti SALVAOLIVI e OLIDIXIIT tenutosi a CREA- Centro di Ricerca Difesa e Certificazione (CREA-DC)).

Progetto “SALVAOLIVI” - Salvaguardia e valorizzazione del patrimonio olivicolo italiano con azioni di ricerca nel settore della difesa fitosanitaria

Erica Cesari;Valeria Scala;
2023

Abstract

L’attività di ricerca di queste due sub-attività nell’ambito del WP5 è stata riunita e riportata insieme. Nello specifico, tale attività ha riguardato lo screening di nuovi prodotti naturali e/o di origine vegetale per contrastare Xylella fastidiosa subsp. pauca, patogeno responsabile della sindrome del disseccamento rapido dell’olivo “Olive Quick Decline Syndrome” (OQDS) ed il suo principale insetto vettore. Sinora i prodotti più utilizzati per limitare i danni associati a malattia causate da batteri fitopatogeni in agricoltura sono rappresentati da prodotti a base rameica ad alto impatto ambientale ed oggetto di limitazioni da parte della attuale normativa. Nell’ottica di una più sostenibile lotta al batterio, ed anche al fine di recuperare prodotti vegetali di scarto in programmi di economia circolare, si sono saggiate in vitro diverse molecole naturali, induttori di resistenza e composti sintetici a basso impatto ambientale. L’efficacia di tali sostanze è stata valutata nei confronti della crescita planctonica e della produzione di biofilm da parte del batterio. La trasmissione del batterio su piante ospiti avviene esclusivamente attraverso insetti vettori il cui controllo assume conseguentemente un ruolo fondamentale nel contenimento della malattia. Ad oggi, il principale vettore responsabile della diffusione di OQDS è Philaenus spumarius L., appartenente alla famiglia Aphrophoridae, che si nutre a livello xilematico [63]. La gestione delle popolazioni di P. spumarius si basa principalmente sulla rimozione delle erbe infestanti per ridurre gli stadi giovanili che ancora non hanno acquisito il batterio e sull’applicazione di insetticidi. Tra gli insetticidi testati, i neonicotinoidi e i piretroidi sono elencati nei trattamenti fitosanitari obbligatori ma appare fondamentale ricercare strategie alternative compatibili con le pratiche di gestione integrata (IPM) dove i composti naturali possono fornire un contributo sostenibile [64]. In questo contesto si inserisce l’attività di ricerca descritta, mirata all’individuazione di prodotti naturali in grado di contrastare il vettore. In particolare, è stata valutato l'effetto tossico sugli adulti di P. spumarius di formulazioni a base di estratti di Taxus baccata L., Salvia guaranitica St. Hil., Capsicum annuum L. ed olio di colza (Brassica napus L.).
2023
Strategie per la salvaguardia del panorama olivicolo italiano. Evento divulgativo dei risultati ottenuti nell’ambito dei Progetti SALVAOLIVI e OLIDIXIIT
OQDS; Xylella fastidiosa; diagnosis
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Progetto “SALVAOLIVI” - Salvaguardia e valorizzazione del patrimonio olivicolo italiano con azioni di ricerca nel settore della difesa fitosanitaria / Cesari, Erica; Pucci, Nicoletta; Bertin, Sabrina; Loreti, Stefania; Scala, Valeria; Pilotti, Massimo; Rongai, Domenico; Faggioli, Francesco; Luigi, Marta. - (2023). (Intervento presentato al convegno Strategie per la salvaguardia del panorama olivicolo italiano. Evento divulgativo dei risultati ottenuti nell’ambito dei Progetti SALVAOLIVI e OLIDIXIIT tenutosi a CREA- Centro di Ricerca Difesa e Certificazione (CREA-DC)).
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