Negli ultimi decenni, le sostanze naturali hanno richiamato l’attenzione in molti campi delle scienze della vita, a causa della loro attività biologica ad ampio spettro. In agricoltura, l’aumento della popolazione globale e la conseguente richiesta di massiva produzione alimentare hanno spinto a un forte sviluppo e utilizzo di pesticidi di sintesi che, però, si sono rivelati nel tempo estremamente dannosi per la salute umana e l’ambiente. Le regolamentazioni europee e internazionali si stanno facendo sempre più restrittive per l’utilizzo di tali composti; quindi, la concomitante esigenza di protezione delle colture e sicurezza alimentare rende necessaria la riduzione dell’uso di pesticidi di sintesi in favore di sostanze naturali. Queste sono generalmente ritenute meno dannose alla salute umana e all’ambiente e, data la loro natura di miscele, meno soggette allo sviluppo di resistenze. La modalità di azione di queste sostanze non è ancora del tutto chiarita, ma alcune evidenze indicano un’attività prevalentemente indiretta: piuttosto che agire direttamente danneggiando l’organismo nocivo, esse stimolano il sistema di risposta di difesa della pianta, ne migliorano le condizioni generali, i parametri fisiologici e la fitness, rendendola più attrezzata a combattere le infezioni e infestazioni. Nel primo caso studio esposto si presentano test di attività antifitovirale condotti nel nostro Centro con trattamenti a base di oli essenziali e idrolati vegetali su zucchino; tali estratti naturali, ottenuti da Origanum vulgare, Thymus vulgaris, Rosmarinus officinalis, Mentha suaveolens e Foeniculum vulgare, sono stati applicati a piante di zucchino infetto da zucchini yellow mosaic virus o tomato leaf curl New Delhi virus, due patogeni sistemici di estrema rilevanza economica nel bacino del Mediterraneo e in tutti gli areali del mondo in cui si coltivano Cucurbitaceae. I trattamenti si sono rivelati in alcuni casi estremamente efficaci nel ridurre il titolo virale in foglie sistemicamente infette delle piante trattate; in particolare, il risultato più promettente si è ottenuto con idrolato di rosmarino che è stato in grado di abbattere la concentrazione di virus a livelli non rilevabili a 19 e 26 giorni dopo l’inoculo. Altri trattamenti sono stati comunque in grado di abbattere la concentrazione virale a 1/100 – 1/1000 rispetto al controllo non trattato. Effetti di fitotossicità non sono stati osservati in alcuno dei trattamenti. Il secondo caso studio proposto riguarda lo screening di sostanze naturali per il controllo di Xylella fastidiosa in olivo e del suo vettore Philaenus spumarius. Per quanto riguarda il contenimento del batterio, prove in vitro hanno evidenziato una buona performance di una serie di estratti fungini e vegetali; una prova in campo condotta in Salento ha confermato la buona attività di un estratto di melograno applicato su olivi infetti da X. fastidiosa con la tecnica dell’endoterapia. Infine, vari estratti vegetali sono stati testati contro Philaenus spumarius: biosaggi di laboratorio hanno fatto osservare buoni livelli di tossicità di un estratto di Salvia guaranitica; questo, anche a basse concentrazioni, ha provocato la mortalità di individui adulti paragonabile a quella indotta da deltametrina, un insetticida di sintesi utilizzato come controllo. Tutti questi esperimenti indicano che le sostanze naturali, tal quali o in formulazione, costituiscono una valida alternativa ai pesticidi di sintesi per il controllo di patogeni sistemici e i loro vettori.
Trattamenti Fitosanitari innovativi a base di sostanze naturali: Casi Studio / Taglienti, Anna; Bertin, Sabrina; Donati, Livia; Cesari, Erica; Rongai, Domenico; Pucci, Nicoletta. - In: KIWI INFORMA. - ISSN 2282-2224. - (2023).
Trattamenti Fitosanitari innovativi a base di sostanze naturali: Casi Studio
Anna Taglienti;Livia Donati;Erica Cesari;
2023
Abstract
Negli ultimi decenni, le sostanze naturali hanno richiamato l’attenzione in molti campi delle scienze della vita, a causa della loro attività biologica ad ampio spettro. In agricoltura, l’aumento della popolazione globale e la conseguente richiesta di massiva produzione alimentare hanno spinto a un forte sviluppo e utilizzo di pesticidi di sintesi che, però, si sono rivelati nel tempo estremamente dannosi per la salute umana e l’ambiente. Le regolamentazioni europee e internazionali si stanno facendo sempre più restrittive per l’utilizzo di tali composti; quindi, la concomitante esigenza di protezione delle colture e sicurezza alimentare rende necessaria la riduzione dell’uso di pesticidi di sintesi in favore di sostanze naturali. Queste sono generalmente ritenute meno dannose alla salute umana e all’ambiente e, data la loro natura di miscele, meno soggette allo sviluppo di resistenze. La modalità di azione di queste sostanze non è ancora del tutto chiarita, ma alcune evidenze indicano un’attività prevalentemente indiretta: piuttosto che agire direttamente danneggiando l’organismo nocivo, esse stimolano il sistema di risposta di difesa della pianta, ne migliorano le condizioni generali, i parametri fisiologici e la fitness, rendendola più attrezzata a combattere le infezioni e infestazioni. Nel primo caso studio esposto si presentano test di attività antifitovirale condotti nel nostro Centro con trattamenti a base di oli essenziali e idrolati vegetali su zucchino; tali estratti naturali, ottenuti da Origanum vulgare, Thymus vulgaris, Rosmarinus officinalis, Mentha suaveolens e Foeniculum vulgare, sono stati applicati a piante di zucchino infetto da zucchini yellow mosaic virus o tomato leaf curl New Delhi virus, due patogeni sistemici di estrema rilevanza economica nel bacino del Mediterraneo e in tutti gli areali del mondo in cui si coltivano Cucurbitaceae. I trattamenti si sono rivelati in alcuni casi estremamente efficaci nel ridurre il titolo virale in foglie sistemicamente infette delle piante trattate; in particolare, il risultato più promettente si è ottenuto con idrolato di rosmarino che è stato in grado di abbattere la concentrazione di virus a livelli non rilevabili a 19 e 26 giorni dopo l’inoculo. Altri trattamenti sono stati comunque in grado di abbattere la concentrazione virale a 1/100 – 1/1000 rispetto al controllo non trattato. Effetti di fitotossicità non sono stati osservati in alcuno dei trattamenti. Il secondo caso studio proposto riguarda lo screening di sostanze naturali per il controllo di Xylella fastidiosa in olivo e del suo vettore Philaenus spumarius. Per quanto riguarda il contenimento del batterio, prove in vitro hanno evidenziato una buona performance di una serie di estratti fungini e vegetali; una prova in campo condotta in Salento ha confermato la buona attività di un estratto di melograno applicato su olivi infetti da X. fastidiosa con la tecnica dell’endoterapia. Infine, vari estratti vegetali sono stati testati contro Philaenus spumarius: biosaggi di laboratorio hanno fatto osservare buoni livelli di tossicità di un estratto di Salvia guaranitica; questo, anche a basse concentrazioni, ha provocato la mortalità di individui adulti paragonabile a quella indotta da deltametrina, un insetticida di sintesi utilizzato come controllo. Tutti questi esperimenti indicano che le sostanze naturali, tal quali o in formulazione, costituiscono una valida alternativa ai pesticidi di sintesi per il controllo di patogeni sistemici e i loro vettori.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


