Il presente contributo si concentra sull’analisi del Directorium ad passagium faciendum, un progetto di crociata indirizzato da un anonimo predicatore francese a Filippo VI di Valois (1293-1350), re di Francia. L’opera, composta nel 1332, appartiene al genere De recuperatione Terre Sancte, ma si apre anche alla letteratura odeporica. Oltre a testimoniare i rapporti tra Occidente, Oriente e Islam, e il clima nella corte francese alla vigilia della Guerra dei Cent’anni, il Directorium fornisce un interessante caso di studio per la percezione dei concetti di pace, guerra e alterità nel Basso Medioevo. Nella prima parte dell’articolo, si indagheranno le strategie letterarie, narrative e retoriche adottate dall’autore per rappresentare l’alterità e, in controluce, l’appartenenza identitaria nelle sezioni che trattano l’ideologia della guerra, con un focus particolare sugli aspetti lessi cali. Nella seconda parte, l’attenzione sarà rivolta alle medesime strategie, applicate però alla riflessione sulla pace, e messe a confronto con altre opere del genere.
Noi e gli altri: guerra, pace, alterità nel Directorium ad passagium faciendum / Puleio, Giorgia. - In: PELORO. - ISSN 2499-8923. - 10, 1:(2025), pp. 273-286. (Intervento presentato al convegno IL CONFLITTO Prospettive storico-antropologiche, filosofico-sociali, filologico-letterarie e archeologiche tenutosi a Messina).
Noi e gli altri: guerra, pace, alterità nel Directorium ad passagium faciendum
Giorgia Puleio
2025
Abstract
Il presente contributo si concentra sull’analisi del Directorium ad passagium faciendum, un progetto di crociata indirizzato da un anonimo predicatore francese a Filippo VI di Valois (1293-1350), re di Francia. L’opera, composta nel 1332, appartiene al genere De recuperatione Terre Sancte, ma si apre anche alla letteratura odeporica. Oltre a testimoniare i rapporti tra Occidente, Oriente e Islam, e il clima nella corte francese alla vigilia della Guerra dei Cent’anni, il Directorium fornisce un interessante caso di studio per la percezione dei concetti di pace, guerra e alterità nel Basso Medioevo. Nella prima parte dell’articolo, si indagheranno le strategie letterarie, narrative e retoriche adottate dall’autore per rappresentare l’alterità e, in controluce, l’appartenenza identitaria nelle sezioni che trattano l’ideologia della guerra, con un focus particolare sugli aspetti lessi cali. Nella seconda parte, l’attenzione sarà rivolta alle medesime strategie, applicate però alla riflessione sulla pace, e messe a confronto con altre opere del genere.| File | Dimensione | Formato | |
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