Il dinamitificio di Signa era una delle più grandi fabbriche di materiale esplosivo per l’esercito italiano. Lo stabilimento fiorentino fu aperto negli anni Dieci del Novecento dalle società di esplosivi di Alfred Nobel; venne progettato e realizzato con la conoscenza consolidata dei dinamitifici europei e con la sperimentazione dei nuovi materiali e delle nuove tecniche costruttive di quegli anni. Oggi appare come una selva di piante rigogliose e edifici celati, un luogo recintato, estraniato dalla città e dimenticato da molti. Che cosa è oggi il dinamitificio Nobel di Signa? Cosa può essere per la città contemporanea? La tesi si interroga sui molteplici significati custoditi da tale architettura; analizzando la storia, lo stato di conservazione e le ragioni del suo abbandono. Attraverso il confronto della struttura urbana, dei caratteri architettonici e dei materiali della fabbrica con altri impianti produttivi Nobel, la ricerca interpreta i segni di questo paesaggio industriale in rovina. Dalla complessità di questi luoghi emergono il fragore della macchina moderna, la fragilità dell’uomo e il timore per la guerra che hanno segnato una parte della storia del secolo breve.

Il dinamitificio Nobel di Signa. Eredità materiale e immateriale di una fabbrica. Proprietà, progettisti, lavoratori / Califano, Andrea. - (2024 May 27).

Il dinamitificio Nobel di Signa. Eredità materiale e immateriale di una fabbrica. Proprietà, progettisti, lavoratori.

CALIFANO, ANDREA
27/05/2024

Abstract

Il dinamitificio di Signa era una delle più grandi fabbriche di materiale esplosivo per l’esercito italiano. Lo stabilimento fiorentino fu aperto negli anni Dieci del Novecento dalle società di esplosivi di Alfred Nobel; venne progettato e realizzato con la conoscenza consolidata dei dinamitifici europei e con la sperimentazione dei nuovi materiali e delle nuove tecniche costruttive di quegli anni. Oggi appare come una selva di piante rigogliose e edifici celati, un luogo recintato, estraniato dalla città e dimenticato da molti. Che cosa è oggi il dinamitificio Nobel di Signa? Cosa può essere per la città contemporanea? La tesi si interroga sui molteplici significati custoditi da tale architettura; analizzando la storia, lo stato di conservazione e le ragioni del suo abbandono. Attraverso il confronto della struttura urbana, dei caratteri architettonici e dei materiali della fabbrica con altri impianti produttivi Nobel, la ricerca interpreta i segni di questo paesaggio industriale in rovina. Dalla complessità di questi luoghi emergono il fragore della macchina moderna, la fragilità dell’uomo e il timore per la guerra che hanno segnato una parte della storia del secolo breve.
27-mag-2024
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1754706
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