In italiano antico il verbo parere oscilla tra i significati di ‘apparire’ e ‘sembrare’. Dante, nel sonetto Tanto gentile e tanto onesta pare e in generale nella Vita nova, eliminerebbe invece, a giudizio della critica moderna, ogni ambiguità: a partire da Contini si ritiene infatti che l’apparizione di Beatrice sia rappresentata nel libello come un fenomeno universale e non come una percezione soggettiva. In questo contributo cerco quindi di ricostruire la preistoria del parere dantesco e di tracciare una breve storia del reimpiego del verbo nella poesia italiana.
Il parere di Dante / Grimaldi, Marco. - In: RM RIVISTA. - ISSN 1593-2214. - 2:25(2024), pp. 339-347.
Il parere di Dante
Marco Grimaldi
2024
Abstract
In italiano antico il verbo parere oscilla tra i significati di ‘apparire’ e ‘sembrare’. Dante, nel sonetto Tanto gentile e tanto onesta pare e in generale nella Vita nova, eliminerebbe invece, a giudizio della critica moderna, ogni ambiguità: a partire da Contini si ritiene infatti che l’apparizione di Beatrice sia rappresentata nel libello come un fenomeno universale e non come una percezione soggettiva. In questo contributo cerco quindi di ricostruire la preistoria del parere dantesco e di tracciare una breve storia del reimpiego del verbo nella poesia italiana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


