Questo studio presenta i primi risultati di un’indagine multidisciplinare condotta da archeologi, rilevatori e geofisici su manufatti archeologici sepolti in zone umide. Il progetto di ricerca intitolato ArcheoGeofisica in ambienti costieri, si propone di testare alcune metodologie geofisiche attraverso delle applicazioni su un modello fisico di struttura archeologica (muratura di una villa romana) realizzato in laboratorio e, successivamente, di trasferire le esperienze ottenute da un ambiente controllato ad un sito reale. Il cuore della sperimentazione riguarda la creazione di un modello di sito archeologico all’interno di una vasca di circa 50m3 dotata di sistema per la variazione del contenuto d’acqua nel materiale geologico, situata in uno dei laboratori dell’Ateneo. Questo lavoro costituisce la prima esperienza di attività congiunta per il gruppo interdisciplinare, condizione che ha permesso lo scambio di conoscenze e processi metodologici. I risultati preliminari, sebbene ancora in fase embrionale, hanno consentito ai ricercatori di acquisire nuove competenze e di affrontare le sfide interpretative dei dati raccolti, inclusa l’analisi dei radargrammi, in una logica di integrazione. Questi risultati costituiranno la base per ulteriori studi in siti archeologici come, ad esempio, l’area dell’argine d’Agosta nel Comune di Comacchio.
Procedure e tecniche di rilievo integrate per l’analisi di strutture archeologiche sepolte. Test-site e analisi delle principali problematiche / Boscaro, Cristian; Dubbini, Rachele; Clementi, Jessica; Rizzo, Enzo; Incerti, Manuela. - (2024), pp. 935-956. (Intervento presentato al convegno Misura / Dismisura. Atti del 45° Convegno Internazionale dei Docenti delle Discipline della Rappresentazione tenutosi a Padova/Venezia).
Procedure e tecniche di rilievo integrate per l’analisi di strutture archeologiche sepolte. Test-site e analisi delle principali problematiche
Jessica Clementi;
2024
Abstract
Questo studio presenta i primi risultati di un’indagine multidisciplinare condotta da archeologi, rilevatori e geofisici su manufatti archeologici sepolti in zone umide. Il progetto di ricerca intitolato ArcheoGeofisica in ambienti costieri, si propone di testare alcune metodologie geofisiche attraverso delle applicazioni su un modello fisico di struttura archeologica (muratura di una villa romana) realizzato in laboratorio e, successivamente, di trasferire le esperienze ottenute da un ambiente controllato ad un sito reale. Il cuore della sperimentazione riguarda la creazione di un modello di sito archeologico all’interno di una vasca di circa 50m3 dotata di sistema per la variazione del contenuto d’acqua nel materiale geologico, situata in uno dei laboratori dell’Ateneo. Questo lavoro costituisce la prima esperienza di attività congiunta per il gruppo interdisciplinare, condizione che ha permesso lo scambio di conoscenze e processi metodologici. I risultati preliminari, sebbene ancora in fase embrionale, hanno consentito ai ricercatori di acquisire nuove competenze e di affrontare le sfide interpretative dei dati raccolti, inclusa l’analisi dei radargrammi, in una logica di integrazione. Questi risultati costituiranno la base per ulteriori studi in siti archeologici come, ad esempio, l’area dell’argine d’Agosta nel Comune di Comacchio.| File | Dimensione | Formato | |
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