La Dalmazia romano-barbarica (476-534). Un profilo politico e amministrativo

The evolution of the political and administrative organization of Dalmatia, shortly before and after the downfall of the Western Roman Empire, is affected by all the consequences of its condition of disputed ‘limes’. Although Dalmatia was de facto invluded into the pars Occidentis after the death of emperor Theodosius (who had been appointed Emperor of the Eastern part of the Empire by Gratian in 379), forty years later, with the death of emperor Honorius, this region started to be included in Constantinople’s political domain: Salona was an essential strategic point to communicate with Ravenna and to control Noricum, and even for the struggle against the Vandals. Constantinople’s conquest by Odoacer in 480, with all its mysterious sides, can be considered as a root cause of the Gothic War. In the short term it determined the fall of the regime of the King of Herules himself, and immediately after, it determined the period of peace and prosperity Italy experienced thanks to king Theoderic, whom Cassiodorus widely celebrated in his ’Variae’.

L’оrganizzazione politico-amministrativa della Dalmazia poco prima e dopo la caduta dell’Impero romano d’Occidente risente, nella sua evoluzione, di tutte le conseguenze della sua condizione di limes conteso. Sebbene con la morte dell’imperatore Teodosio, nominato imperatore d’Oriente per mano di Graziano nel 379, risultasse comunque inserita nella pars Occidentis, alla fine del regno di Onorio, quarant’anni dopo, la Dalmazia entrò nella sfera di interesse politico di Costantinopoli: Salona era un punto strategico essenziale per le comunicazioni con Ravenna e per il controllo del Norico, e persino per la lotta contro i Vandali. La sua conquista per mano di Odoacre, nel 480, con tutti i suoi misteriosi risvolti, può essere considerata come una causa profonda della guerra gotica. Nell’immediato determinò la caduta del regime dello stesso re degli Eruli, e, subito dopo, quel periodo di pace garantito all’Italia da re Teoderico e ampiamente celebrato da Cassiodoro nelle sue Variae.