This contribution analyzes eighteen drawings by engineer and architect Giuseppe Capponi, a well-known member of MIAR, preserved at the Accademia Nazionale di San Luca, concerning the spontaneous architecture of Ischia. The study identifies most of the buildings represented by Capponi in 1926-29, now largely destroyed or altered, which were most likely part of a cataloguing and preservation program that the engineer had planned under the aegis of the Artistic Association of Architecture Enthusiasts, which in the same years was engaged in an extensive study dedicated to the analysis of so-called ‘minor architecture’. Capponi attempted to work in Ischia, following the example of his friend, engineer and writer Edwin Cerio, who in the early 1920s had promoted the first attempt to protect local architecture and landscape in Capri, as stated in the proceedings of the 1922 ‘Landscape Conference’ and reiterated in articles published in ‘Architettura e Arti Decorative’ (Architecture and Decorative Arts), a magazine edited by Gustavo Giovannoni, which, not surprisingly, also published Capponi's drawings of Ischia. Capponi's drawings can be linked to the corresponding effort to promote rural architecture made in the 1920s and 1930s by numerous Italian modernist architects and well summarized by the exhibition conceived by Giuseppe Pagano at the VI Triennale di Milano in 1936.

Il contributo analizza in una nuova prospettiva diciotto disegni dell'ingegnere e architetto Giuseppe Capponi, noto esponente del MIAR, conservati presso l'Accademia Nazionale di San Luca, riguardanti l'architettura spontanea di Ischia. Nello studio si identificano la maggior parte degli edifici rappresentati da Capponi nel 1926-29, oggi in gran parte distrutti o alterati, che con buona probabilità rientravano in un programma di catalogazione e salvaguardia che l'ingegnere avrebbe prefigurato sotto l'egida dell'Associazione Artistica fra i Cultori di Architettura, che negli stessi anni era impegnata in un ampio studio dedicato all'analisi della cosiddetta “architettura minore”. Capponi tenta di lavorare a Ischia anche seguendo l'esempio del suo amico, ingegnere e scrittore Edwin Cerio, che nei primi anni Venti aveva promosso a Capri il primo tentativo di tutela dell'architettura e del paesaggio locale, come sostenuto negli atti del “Convegno del Paesaggio” del 1922 e ribadito negli articoli pubblicati in “Architettura e Arti Decorative”, rivista diretta da Gustavo Giovannoni, che non a caso pubblica anche i disegni ischitani di Capponi. I disegni di Capponi possano essere correlati al corrispondente sforzo di valorizzazione dell'architettura rurale compiuto negli anni Venti e Trenta da numerosi architetti modernisti italiani e ben sintetizzato dalla mostra ideata da Giuseppe Pagano alla VI Triennale di Milano del 1936.

Giuseppe Capponi e le case di Ischia / Di Marco, Fabrizio. - In: AR MAGAZINE. - 131/132(2025), pp. 92-105.

Giuseppe Capponi e le case di Ischia

Fabrizio Di Marco
2025

Abstract

This contribution analyzes eighteen drawings by engineer and architect Giuseppe Capponi, a well-known member of MIAR, preserved at the Accademia Nazionale di San Luca, concerning the spontaneous architecture of Ischia. The study identifies most of the buildings represented by Capponi in 1926-29, now largely destroyed or altered, which were most likely part of a cataloguing and preservation program that the engineer had planned under the aegis of the Artistic Association of Architecture Enthusiasts, which in the same years was engaged in an extensive study dedicated to the analysis of so-called ‘minor architecture’. Capponi attempted to work in Ischia, following the example of his friend, engineer and writer Edwin Cerio, who in the early 1920s had promoted the first attempt to protect local architecture and landscape in Capri, as stated in the proceedings of the 1922 ‘Landscape Conference’ and reiterated in articles published in ‘Architettura e Arti Decorative’ (Architecture and Decorative Arts), a magazine edited by Gustavo Giovannoni, which, not surprisingly, also published Capponi's drawings of Ischia. Capponi's drawings can be linked to the corresponding effort to promote rural architecture made in the 1920s and 1930s by numerous Italian modernist architects and well summarized by the exhibition conceived by Giuseppe Pagano at the VI Triennale di Milano in 1936.
2025
Il contributo analizza in una nuova prospettiva diciotto disegni dell'ingegnere e architetto Giuseppe Capponi, noto esponente del MIAR, conservati presso l'Accademia Nazionale di San Luca, riguardanti l'architettura spontanea di Ischia. Nello studio si identificano la maggior parte degli edifici rappresentati da Capponi nel 1926-29, oggi in gran parte distrutti o alterati, che con buona probabilità rientravano in un programma di catalogazione e salvaguardia che l'ingegnere avrebbe prefigurato sotto l'egida dell'Associazione Artistica fra i Cultori di Architettura, che negli stessi anni era impegnata in un ampio studio dedicato all'analisi della cosiddetta “architettura minore”. Capponi tenta di lavorare a Ischia anche seguendo l'esempio del suo amico, ingegnere e scrittore Edwin Cerio, che nei primi anni Venti aveva promosso a Capri il primo tentativo di tutela dell'architettura e del paesaggio locale, come sostenuto negli atti del “Convegno del Paesaggio” del 1922 e ribadito negli articoli pubblicati in “Architettura e Arti Decorative”, rivista diretta da Gustavo Giovannoni, che non a caso pubblica anche i disegni ischitani di Capponi. I disegni di Capponi possano essere correlati al corrispondente sforzo di valorizzazione dell'architettura rurale compiuto negli anni Venti e Trenta da numerosi architetti modernisti italiani e ben sintetizzato dalla mostra ideata da Giuseppe Pagano alla VI Triennale di Milano del 1936.
Giuseppe Capponi; Ischia; Accademia Nazionale di San Luca; architettura rurale
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Giuseppe Capponi e le case di Ischia / Di Marco, Fabrizio. - In: AR MAGAZINE. - 131/132(2025), pp. 92-105.
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