Si analizza il fenomeno delle "mostre di restauro" nel secondo dopoguerra in Italia inserendo il filone espositivo nell' azione pubblica di tutela del patrimonio negli anni della ricostruzione. I contesti presi in esame sono Roma, Napoli e Firenze. L’esame dei tanti cataloghi delle mostre, curate in massima parte dalle soprintendenze, consente di tracciare un primo quadro conoscitivo sul tema che si rivela di fondamentale importanza per mettere a fuoco aspetti poco indagati della cultura del restauro del Novecento nelle diverse realtà regionali del Paese. In particolare, permette di valutare in che termini il ruolo guida avuto dall’Istituto centrale del restauro sul territorio nazionale si sia articolato nel rapporto con le soprintendenze e come esse abbiano sperimentato, sulla scorta delle diversificate tradizioni territoriali del restauro, modalità differenti per portare la “cura in mostra” rendendola – accanto alle già ampiamente studiate esposizioni dell’arte recuperata subito dopo la guerra e sui monumenti ricostruiti – strumento delle nuove esigenze di sensibilizzazione collettiva al tema della tutela del patrimonio.
La “cura esposta”: restauri in mostra nei musei italiani del secondo dopoguerra / Billi, Eliana. - (2025), pp. 81-91. (Intervento presentato al convegno IL PORTALE “ARCHIVIO MUSEI ITALIANI” DEL SECONDO DOPOGUERRA Una riflessione sulla valorizzazione del patrimonio culturale tenutosi a Roma).
La “cura esposta”: restauri in mostra nei musei italiani del secondo dopoguerra
Eliana Billi
2025
Abstract
Si analizza il fenomeno delle "mostre di restauro" nel secondo dopoguerra in Italia inserendo il filone espositivo nell' azione pubblica di tutela del patrimonio negli anni della ricostruzione. I contesti presi in esame sono Roma, Napoli e Firenze. L’esame dei tanti cataloghi delle mostre, curate in massima parte dalle soprintendenze, consente di tracciare un primo quadro conoscitivo sul tema che si rivela di fondamentale importanza per mettere a fuoco aspetti poco indagati della cultura del restauro del Novecento nelle diverse realtà regionali del Paese. In particolare, permette di valutare in che termini il ruolo guida avuto dall’Istituto centrale del restauro sul territorio nazionale si sia articolato nel rapporto con le soprintendenze e come esse abbiano sperimentato, sulla scorta delle diversificate tradizioni territoriali del restauro, modalità differenti per portare la “cura in mostra” rendendola – accanto alle già ampiamente studiate esposizioni dell’arte recuperata subito dopo la guerra e sui monumenti ricostruiti – strumento delle nuove esigenze di sensibilizzazione collettiva al tema della tutela del patrimonio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


