L’impiego dei tribunali civili e del diritto privato come veicoli di composizione (o in alcuni casi di alimentazione) dei conflitti politici e sociali è oggi un argomento attuale non solo negli Stati di giurisdizione, ma anche in quelli di legislazione. La questione è particolarmente avvertita nello spazio europeo dal momento che l’istituto dell’illecito civile viene impiegato in numerose controversie volte a fronteggiare il cambiamento climatico dinanzi ai tribunali di diversi Stati europei. Esemplificativa, in tal senso, è l’esperienza italiana, dove due recenti iniziative, una contro lo Stato e la seconda contro ENI, assunte rispettivamente dall’Associazione “A Sud” e da Recommon/Greenpeace, testimoniano l’emergere pure nel nostro ordinamento di sensibilità nuove rispetto all’utilizzo del diritto privato (sub specie, della responsabilità aquiliana) quale catalizzatore di istanze inedite. E funzionali al riconoscimento di parimenti inediti diritti, primo tra gli altri quello delle future generazioni a un clima stabile. Strumento cardine della nuova tendenza, lo si diceva, è la responsabilità civile, che, segnatamente in quadri normativi informati al principio della (tendenziale) atipicità dell’illecito, si presta ad abbracciare eterogenee forme di interessi. Tutto questo sollecita a rivolgere lo sguardo comparatistico all’esperienza campione dell’utilizzo della responsabilità extracontrattuale per propositi latamente di regolazione: gli Stati Uniti d’America. L’interesse nutrito nei loro confronti è accresciuto dalle conseguenze pratiche e dai punti di caduta che il trittico di sentenze del giugno 2022 della Corte Suprema su armi, clima e aborto sta producendo e produrrà sulla dorsale della tort litigation. Il presente lavoro sarà strutturato in modo tale che per ogni tematica trattata si riporteranno le ricadute ricreate dalle pronunce sul fronte del diritto privato. Per ciò che concerne la materia climatica, la decisione di sostenere l’inesistenza di un regulatory power in capo all’EPA con riferimento alla regolazione delle emissioni di gas climalteranti delle società produttrici di energia elettrica potrebbe condurre, per i motivi che diremo, a una peculiare configurazione della climate change tort-related litigation. Per quanto interessa le armi da fuoco, all’oltremodo espansiva interpretazione del diritto di portare armi resa dalla Corte Suprema, si assiste già e si assisterà sempre più all’emersione di iniziative giurisdizionali tese a citare in giudizio i produttori di armi al fine di ridurne quanto più possibile il commercio e la vendita. Quando non proprio a tentativi (ad esempio in California) di imitare l’approccio sue your neighbor sotteso alla legge texana in materia di aborto così da incaricare i privati di monitorare la circolazione illegale di armi. Appunto, nel caso sull’aborto (l’ultimo deciso in ordine cronologico ma il primo in ordine di trattazione) la dichiarata insussistenza di un diritto federale all’interruzione della gravidanza coniugata alla declaratoria di inammissibilità nei confronti della richiesta di sospensione dell’operatività della legge texana è idonea a produrre due effetti. Da un lato, una frammentazione dell’accesso ai diritti civili nei differenti Stati, dall’altro, a emulazioni da parte degli Stati conservatori di leggi simili a quella texana con il suo meccanismo di private enforcement che trasforma i cittadini in vigilantes di pratiche abortive illegali. Volendo sin da subito anticipare le conclusioni, va detto che dalla disamina del contesto statunitense fuoriesce un quadro complesso e chiaroscurale. Se è vero che la tort law è impiegata come tentativo di colmare il vuoto politico e giudiziario federale ricreato ad arte dai justice nel campo delle armi e del clima, al contempo la discutibile disciplina texana in materia di aborto segnala i rischi dello scivolamento del conflitto sociale nel terreno del diritto privato. Il che costituisce un chiaro monito: lo strumento della responsabilità civile va maneggiato con cura e gli spazi ad esso lasciato per occuparsi dei conflitti sociali devono essere ragionati, ponderati e ben misurati. Altrimenti, un’eccessiva disinvoltura negli approcci rischia di far dimenticare come esso, proprio in quanto strumento “neutrale” e pertanto idoneo a soddisfare le più eterogenee esigenze, possa tramutarsi in possente dispositivo per l’affermazione e la garanzia di interessi “conservatori”.

Aborto, armi da fuoco e cambiamento climatico. Ovvero sulla privatizzazione del conflitto politico negli Stati Uniti a partire dal trittico di sentenze del giugno 2022 della Corte Suprema / Serafinelli, Lorenzo. - In: COMPARATIVE LAW REVIEW. - ISSN 2038-8993. - (2023).

Aborto, armi da fuoco e cambiamento climatico. Ovvero sulla privatizzazione del conflitto politico negli Stati Uniti a partire dal trittico di sentenze del giugno 2022 della Corte Suprema

lorenzo serafinelli
2023

Abstract

L’impiego dei tribunali civili e del diritto privato come veicoli di composizione (o in alcuni casi di alimentazione) dei conflitti politici e sociali è oggi un argomento attuale non solo negli Stati di giurisdizione, ma anche in quelli di legislazione. La questione è particolarmente avvertita nello spazio europeo dal momento che l’istituto dell’illecito civile viene impiegato in numerose controversie volte a fronteggiare il cambiamento climatico dinanzi ai tribunali di diversi Stati europei. Esemplificativa, in tal senso, è l’esperienza italiana, dove due recenti iniziative, una contro lo Stato e la seconda contro ENI, assunte rispettivamente dall’Associazione “A Sud” e da Recommon/Greenpeace, testimoniano l’emergere pure nel nostro ordinamento di sensibilità nuove rispetto all’utilizzo del diritto privato (sub specie, della responsabilità aquiliana) quale catalizzatore di istanze inedite. E funzionali al riconoscimento di parimenti inediti diritti, primo tra gli altri quello delle future generazioni a un clima stabile. Strumento cardine della nuova tendenza, lo si diceva, è la responsabilità civile, che, segnatamente in quadri normativi informati al principio della (tendenziale) atipicità dell’illecito, si presta ad abbracciare eterogenee forme di interessi. Tutto questo sollecita a rivolgere lo sguardo comparatistico all’esperienza campione dell’utilizzo della responsabilità extracontrattuale per propositi latamente di regolazione: gli Stati Uniti d’America. L’interesse nutrito nei loro confronti è accresciuto dalle conseguenze pratiche e dai punti di caduta che il trittico di sentenze del giugno 2022 della Corte Suprema su armi, clima e aborto sta producendo e produrrà sulla dorsale della tort litigation. Il presente lavoro sarà strutturato in modo tale che per ogni tematica trattata si riporteranno le ricadute ricreate dalle pronunce sul fronte del diritto privato. Per ciò che concerne la materia climatica, la decisione di sostenere l’inesistenza di un regulatory power in capo all’EPA con riferimento alla regolazione delle emissioni di gas climalteranti delle società produttrici di energia elettrica potrebbe condurre, per i motivi che diremo, a una peculiare configurazione della climate change tort-related litigation. Per quanto interessa le armi da fuoco, all’oltremodo espansiva interpretazione del diritto di portare armi resa dalla Corte Suprema, si assiste già e si assisterà sempre più all’emersione di iniziative giurisdizionali tese a citare in giudizio i produttori di armi al fine di ridurne quanto più possibile il commercio e la vendita. Quando non proprio a tentativi (ad esempio in California) di imitare l’approccio sue your neighbor sotteso alla legge texana in materia di aborto così da incaricare i privati di monitorare la circolazione illegale di armi. Appunto, nel caso sull’aborto (l’ultimo deciso in ordine cronologico ma il primo in ordine di trattazione) la dichiarata insussistenza di un diritto federale all’interruzione della gravidanza coniugata alla declaratoria di inammissibilità nei confronti della richiesta di sospensione dell’operatività della legge texana è idonea a produrre due effetti. Da un lato, una frammentazione dell’accesso ai diritti civili nei differenti Stati, dall’altro, a emulazioni da parte degli Stati conservatori di leggi simili a quella texana con il suo meccanismo di private enforcement che trasforma i cittadini in vigilantes di pratiche abortive illegali. Volendo sin da subito anticipare le conclusioni, va detto che dalla disamina del contesto statunitense fuoriesce un quadro complesso e chiaroscurale. Se è vero che la tort law è impiegata come tentativo di colmare il vuoto politico e giudiziario federale ricreato ad arte dai justice nel campo delle armi e del clima, al contempo la discutibile disciplina texana in materia di aborto segnala i rischi dello scivolamento del conflitto sociale nel terreno del diritto privato. Il che costituisce un chiaro monito: lo strumento della responsabilità civile va maneggiato con cura e gli spazi ad esso lasciato per occuparsi dei conflitti sociali devono essere ragionati, ponderati e ben misurati. Altrimenti, un’eccessiva disinvoltura negli approcci rischia di far dimenticare come esso, proprio in quanto strumento “neutrale” e pertanto idoneo a soddisfare le più eterogenee esigenze, possa tramutarsi in possente dispositivo per l’affermazione e la garanzia di interessi “conservatori”.
2023
comparative private law; tort law; U.S. legal system
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Aborto, armi da fuoco e cambiamento climatico. Ovvero sulla privatizzazione del conflitto politico negli Stati Uniti a partire dal trittico di sentenze del giugno 2022 della Corte Suprema / Serafinelli, Lorenzo. - In: COMPARATIVE LAW REVIEW. - ISSN 2038-8993. - (2023).
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Serafinelli_Aborto_2023.pdf

solo gestori archivio

Tipologia: Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 6.15 MB
Formato Adobe PDF
6.15 MB Adobe PDF   Contatta l'autore

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1752184
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact