Tentativi di riforma tra Smart City e Open Government: istituzioni, ICT e cittadinanza nell’area metropolitana di Roma

Il saggio ripercorre l’evoluzione delle politiche digitali nell’area metropolitana di Roma, criticando la retorica “smart city” per il suo carattere tecnosolutionista e spesso estrattivo. Mostra come piattaforme, IoT e data tracking possano accentuare asimmetrie e frammentare la governance, mentre dal basso si diffondono commons, mutualismo e tecnologie civiche che chiedono istituzioni capaci di abilitare cooperazione e diritti digitali. Su questo crinale, la Città metropolitana avvia un’“arena” di open government basata su Decidim, integrata con portale conoscitivo, processi deliberativi ibridi e strumenti di mappatura collaborativa, dentro il PSM e il Piano Strategico ICT. L’analisi dei nuovi digital divide (DESI, AGCOM, Infratel) sposta l’attenzione da accesso e dispositivi a competenze e potenze di rete. Il cambio di ciclo politico interrompe la riforma, ma resta la prova di fattibilità di una governance metropolitana aperta e abilitante.