Roma è descritta come città assediata da un nemico interno: un modello di sviluppo che produce rovine contemporanee, anomia e polarizzazioni. Dalle occupazioni agli insediamenti informali, dalla rendita immobiliare ai “junkspace”, la crisi non è morale ma strutturale: centralità commerciali e speculazioni svuotano i tessuti, mentre il dibattito pubblico si ferma agli epifenomeni (corruzione, decoro). La narrazione intreccia cronaca, storia urbana e metafore per mostrare come la filiera politico-criminale e la privatizzazione del governo territoriale deformino forma urbana e società. Ne emerge un “informe” urbano e sociale che chiede uno sguardo profondo sulle cause, oltre la retorica dell’emergenza, per riaprire possibilità di riforma.
Delirious Rome / Simoncini, Stefano. - (2016), pp. 339-355.
Delirious Rome
Simoncini, Stefano
2016
Abstract
Roma è descritta come città assediata da un nemico interno: un modello di sviluppo che produce rovine contemporanee, anomia e polarizzazioni. Dalle occupazioni agli insediamenti informali, dalla rendita immobiliare ai “junkspace”, la crisi non è morale ma strutturale: centralità commerciali e speculazioni svuotano i tessuti, mentre il dibattito pubblico si ferma agli epifenomeni (corruzione, decoro). La narrazione intreccia cronaca, storia urbana e metafore per mostrare come la filiera politico-criminale e la privatizzazione del governo territoriale deformino forma urbana e società. Ne emerge un “informe” urbano e sociale che chiede uno sguardo profondo sulle cause, oltre la retorica dell’emergenza, per riaprire possibilità di riforma.| File | Dimensione | Formato | |
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