Un’analisi dei fattori individuali alla base dell’inclusività sociale: il ruolo del bisogno di chiusura cognitiva, dei valori di conservazione e del desiderio di rigidità culturale

Questo studio esamina la sequenza di processi psicologici alla base del pregiudizio verso gli immigrati, analizzando il contributo di fattori individuali predisponenti al pregiudizio. La letteratura suggerisce che le persone con alto bisogno di chiusura cognitiva (BCC) tendono ad adottare atteggiamenti pregiudizievoli, in quanto motivate a evitare l’incertezza cognitiva, e apprezzano contesti culturali rigidi (cultural tightness) che consentono di contenere il cambiamento associato alla presenza di immigrati. Obiettivi e metodi Se la mediazione del desiderio di rigidità culturale nella relazione tra BCC e pregiudizio è già documentata, questo studio amplia il modello introducendo, per la prima volta, il ruolo dei valori individuali lungo la dimensione conservazione/apertura al cambiamento, anch’essi legati al BCC e al pregiudizio. In uno studio cross-sectional è stato somministrato un questionario a partecipanti italiani non migranti (N=295), rilevando caratteristiche socio-anagrafiche, orientamento politico, BCC, valori personali (Short Schwartz’s Value Survey), desiderio di rigidità culturale e pregiudizio verso gli immigrati. Si è ipotizzato un effetto del BCC sul pregiudizio mediato in sequenza dall’adesione ai valori di conservazione e, successivamente, dal desiderio di rigidità culturale. È stata inoltre controllata la dimensione valoriale della trascendenza del sé vs. autoaffermazione, inclusa come mediatore parallelo, e l’orientamento politico come covariata. Risultati I risultati confermano la mediazione sequenziale: il BCC predice un maggiore sostegno ai valori di conservazione (ma non alla trascendenza del sé), che a loro volta incrementano il desiderio di rigidità culturale, fino a condurre a livelli più elevati di pregiudizio. Conclusioni I risultati arricchiscono la comprensione del ruolo dei fattori motivazionali, ideologici e culturali nell’esclusione sociale, suggerendo che interventi mirati alla modulazione del bisogno di certezza cognitiva possano interrompere i processi che alimentano l’esclusione sociale. Lo studio è stato finanziato dall’Unione Europea—Next Generation EU—Project of Relevant National Interest (PRIN PNRR 2022, ITALY), Protocol. No. P2022TSR4H, CUP 853D23029960001