L’identità di un’isola tra forma e storia

Insularity represents a condition that can be associated with island territories but also with internal ones, both of which often share a situation of “isolation”, compared to overseas lands or more central and polarizing ones. However, there are territorial contexts in which this dual condition is jointly present, such as Sicily in which it is possible to describe the presence of several “islands” that express his multiple identity, different in its spatio-physical characters, historical-cultural and economic-social ones. In 1972 Carlo Doglio and Leonardo Urbani describe the territorial imbalances of Sicily – due to a political-managerial situation that has always favored the coastal areas – through the existence of two Sicilies: the Island with inland lake, consisting of the continuity of the coastal belts of different thickness, and the absolute Island, inside the first and “isolated”. There are, however, cases in which the existence of “internal islands” does not presuppose a condition of marginality but becomes a positive presence, sometimes latent but still active and operating. Starting from the number three that recurs several times in the historical, symbolic, geographical and geometric aspects of Sicily it is possible to identify as many real and specific points, that connected generate an ideal triangle at the vertices of which there are the Doric temples of Victory, of Jupiter and of Athena, erected in 480 B.C. in the ancient Himera, Akragas and Syrakousai on the occasion of the victory of the Greeks in the battle against the Carthaginians. This that which could therefore be considered an island, or even a Vallo, is charged with memories and meanings referring to a precise historical condition that becomes spiritual, in which the Greek characters linked to myth turn into the pretext for a reinterpretation of contemporary territory and the re-establishment of a cultural identity, always connected to the nature of forms and to the events of history.

L’isolanità rappresenta una condizione che può essere associata ai territori insulari ma anche a quelli interni, entrambi i quali spesso condividono una situazione di “isolamento”, rispetto alle terre oltremare o a quelli più centrali e polarizzanti. Esistono tuttavia contesti territoriali nei quali questa duplice condizione è unitamente presente, come ad esempio la Sicilia al cui interno è possibile descrivere la presenza di più “isole” che ne esprimono la molteplice identità, differente nei suoi caratteri fisico-spaziali, storico-culturali ed economico-sociali. Nel 1972 Carlo Doglio e Leonardo Urbani descrivono gli squilibri territoriali della Sicilia – dovuti ad una situazione politico-gestionale che ha sempre favorito le aree costiere – attraverso l’esistenza di due Sicilie: l’Isola a lago interno, costituita dalla continuità delle fasce litoranee dal diverso spessore, e l’Isola assoluta, interna alla prima ed “isolata”. Ci sono invece casi in cui l’esistenza di “isole interne” non presuppone una condizione di marginalità ma si fa una presenza positiva, talvolta latente ma comunque attiva e operante. A partire dal numero tre che ricorre più volte negli aspetti storici, simbolici, geografici e geometrici della Sicilia è possibile individuare tre punti, reali e specifici, che collegati generano un triangolo ideale ai cui vertici stanno i templi dorici della Vittoria, di Giove Olimpico e di Atena, eretti nel 480 a.C. ad Himera, Akragas e Syrakousai in occasione della vittoria dei greci nella battaglia contro i cartaginesi. Questa che potrebbe dunque essere considerata un’isola, o ancora un Vallo, si carica di memorie e significati rimandando ad una precisa condizione storica che si fa spirituale, in cui i caratteri greci legati al mito divengono il pretesto per una rilettura del territorio contemporaneo e il ristabilimento di un’identità culturale, da sempre connessa alla natura delle forme e agli eventi della storia.