Sustainability and territory. A reading according to the Vitruvian categories / Sostenibilitat i territori. Una lectura d’acord amb les categories vitruvianes

In architecture, the concept of sustainability with regard to the territorial dimension is expressed in its criteria for the organization and management of the territory and refers to the use of land and its resources, the preservation of historical, landscape and natural heritage, the control of the hydrogeological system, as well as the strategies for productive, cultural and economic development. These issues, which regulate the location, construction and transformation of entire settlements, infrastructures, facilities and environmental reserves, can be managed from the act of composition, with a careful approach both in terms of form and in terms of the space and environment that are being modified. By breaking down the syntactic process of four Italian design proposals developed between the 1970s and the beginning of the current century, it is possible to deduce within them the application of the six Vitruvian categories: ordinatio (preparing specifications), dispositio (designing the forms) distributio (allocating the costs), eurythmnia (dynamics), symmetria (commensurability) and decor (functionalism) which, tending towards the optimization of the design effort, are revealed as operational foundations that intrinsically contain the authentic principles of sustainability. Indeed, to “compose well” is to “compose sustainably”, on all scales of building, since it includes in its own design questions of an environmental nature related to the economy of resources and space as well as their of use and modification.

In architettura, il concetto di sostenibilità alla grande dimensione si esprime nei criteri di organizzazione e gestione del territorio ed è riferito all’utilizzazione del suolo e delle sue risorse, alla salvaguardia del patrimonio storico, paesaggistico e naturale, al controllo del sistema idrogeologico, a strategie di sviluppo produttivo, culturale ed economico. Tali questioni, che stanno alla base della localizzazione, della costruzione e della trasformazione di interi insediamenti, infrastrutture, impianti e riserve ambientali, possono essere controllate a partire dall’atto compositivo, con un approccio attento tanto sul piano della forma quanto in riferimento allo spazio e all’ambiente che si modificano. Attraverso la scomposizione dei processi sintattico-progettuali di una serie di progetti contemporanei, è possibile dedurre al loro interno l’applicazione delle sei categorie vitruviane i quali, tendendo all’ottimizzazione dello sforzo progettuale, si rivelano quali fondamenti operativi che contengono intrinsecamente i principi autentici della sostenibilità. Di fatto, un “buon comporre” è un “comporre sostenibile”, poiché ingloba nei propri gesti anche questioni di carattere ambientale, relative all’economia delle risorse e dello spazio, e dei suoi processi di uso e modificazione.