L’invecchiamento implica delle modificazioni dei processi cognitivi che potrebbero riflettersi anche sulla creatività, intesa come capacità di produrre idee nuove ed appropriate. La creatività è considerata come un’abilità cognitiva multi-dimensionale, nella quale vengono identificate componenti qualitative quali originalità, praticità e complessità trasformazionale. Non è ancora del tutto verificato quali di queste dimensioni si modifichino nell’invecchiamento fisiologico. In questo studio abbiamo confrontato un gruppo di 25 giovani (range 20-30 anni) con un gruppo di 25 anziani (range 70-80) nel compito di sintesi creativa mentale (Finke, 1990), e nel questionario di vividezza delle immagini mentali visive (Marks, 1973) allo scopo di verificare se negli anziani la praticità (intesa come?) sia preservata quando non implementata, e di valutare l’influenza della capacità di imagery sulla performance. L’analisi statistica dei risultati mostra la presenza di differenze tra i due gruppi nella direzione delle ipotesi. Questi risultati vengono discussi in termini di cambiamenti cognitivi e di applicazioni nello studio dell’invecchiamento patologico.
La sintesi creativa mentale nell’aging: un confronto tra giovani ed anziani / Palmiero, M; DI GIACOMO, D; Cardi, V; Olivetti, Marta; Passafiume, D.. - (2011). (Intervento presentato al convegno IV Congresso Nazionale di Psicologia dell’Invecchiamento, SIPI, tenutosi a Chieti nel 27-28 Maggio 2011).
La sintesi creativa mentale nell’aging: un confronto tra giovani ed anziani.
OLIVETTI, Marta;
2011
Abstract
L’invecchiamento implica delle modificazioni dei processi cognitivi che potrebbero riflettersi anche sulla creatività, intesa come capacità di produrre idee nuove ed appropriate. La creatività è considerata come un’abilità cognitiva multi-dimensionale, nella quale vengono identificate componenti qualitative quali originalità, praticità e complessità trasformazionale. Non è ancora del tutto verificato quali di queste dimensioni si modifichino nell’invecchiamento fisiologico. In questo studio abbiamo confrontato un gruppo di 25 giovani (range 20-30 anni) con un gruppo di 25 anziani (range 70-80) nel compito di sintesi creativa mentale (Finke, 1990), e nel questionario di vividezza delle immagini mentali visive (Marks, 1973) allo scopo di verificare se negli anziani la praticità (intesa come?) sia preservata quando non implementata, e di valutare l’influenza della capacità di imagery sulla performance. L’analisi statistica dei risultati mostra la presenza di differenze tra i due gruppi nella direzione delle ipotesi. Questi risultati vengono discussi in termini di cambiamenti cognitivi e di applicazioni nello studio dell’invecchiamento patologico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.