L’analisi della cultura materiale, con particolare attenzione alla ceramica, rappresenta un valido punto di partenza per esaminare il suo utilizzo nel contesto di provenienza e per comprendere i processi produttivi e commerciali ad essa legati. In una cittadina medievale come quella di Cencelle, situata tra i monti della Tolfa nel cuore dell’alto Lazio, emerse l’opportunità di riflettere sui metodi più efficaci per analizzare la ceramica, al fine di estrapolare quante più informazioni utili alla comprensione dei sistemi artigianali legati alla produzione di specifici manufatti ceramici bassomedievali e della loro rilevanza all’interno di un ben noto centro produttivo che appare ben inserito nella rete di scambi interregionali e internazionali attive nel bacino ligure-tirrenico e nella costa alto laziale soprattutto tra i secoli centrali e finali del Medioevo. L’approccio utilizzato è rivolto a valorizzare tutto il potenziale informativo della ceramica, avvalendosi in maniera più sistematica dell’archeometria, dell’etnoarcheologia e dei metodi propri dell’archeologia sperimentale. Da questo specifico punto di vista lo studio ha offerto la possibilità di ampliarsi, nutrendosi di un campo applicativo più vasto così da fornire per quanto possibile, in riferimento al materiale ceramico indagato, delle risposte autonome e indipendenti dagli aspetti prettamente morfologici, tipologici e stilistici. In particolare, la presenza simultanea sulle mense di Cencelle di ceramica prodotta in situ e di manufatti importati ha sollevato diverse questioni riguardo ai rapporti tra le diverse produzioni e alle modalità con cui questi manufatti rispondevano alle esigenze del mercato cittadino tra il XII e il XIV secolo.
Verso una nuova lettura dei manufatti ceramici bassomedievali: un focus su Cencelle (VT) / Miele, Flora. - 1:(2025), pp. 70-78. (Intervento presentato al convegno SAMI – Società degli Archeologi Medievisti Italiani X Congresso Nazionale di Archeologia Medievale Udine-Cividale del Friuli, martedì 9 – sabato 13 settembre 2025 tenutosi a Udine).
Verso una nuova lettura dei manufatti ceramici bassomedievali: un focus su Cencelle (VT)
Flora Miele
2025
Abstract
L’analisi della cultura materiale, con particolare attenzione alla ceramica, rappresenta un valido punto di partenza per esaminare il suo utilizzo nel contesto di provenienza e per comprendere i processi produttivi e commerciali ad essa legati. In una cittadina medievale come quella di Cencelle, situata tra i monti della Tolfa nel cuore dell’alto Lazio, emerse l’opportunità di riflettere sui metodi più efficaci per analizzare la ceramica, al fine di estrapolare quante più informazioni utili alla comprensione dei sistemi artigianali legati alla produzione di specifici manufatti ceramici bassomedievali e della loro rilevanza all’interno di un ben noto centro produttivo che appare ben inserito nella rete di scambi interregionali e internazionali attive nel bacino ligure-tirrenico e nella costa alto laziale soprattutto tra i secoli centrali e finali del Medioevo. L’approccio utilizzato è rivolto a valorizzare tutto il potenziale informativo della ceramica, avvalendosi in maniera più sistematica dell’archeometria, dell’etnoarcheologia e dei metodi propri dell’archeologia sperimentale. Da questo specifico punto di vista lo studio ha offerto la possibilità di ampliarsi, nutrendosi di un campo applicativo più vasto così da fornire per quanto possibile, in riferimento al materiale ceramico indagato, delle risposte autonome e indipendenti dagli aspetti prettamente morfologici, tipologici e stilistici. In particolare, la presenza simultanea sulle mense di Cencelle di ceramica prodotta in situ e di manufatti importati ha sollevato diverse questioni riguardo ai rapporti tra le diverse produzioni e alle modalità con cui questi manufatti rispondevano alle esigenze del mercato cittadino tra il XII e il XIV secolo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


