Introduzione: la teledermatologia è una branca della telemedicina che utilizza le tecnologie di comunicazione per fornire servizi dermatologici a distanza. Tale servizio, in ambito militare italiano, è attivato dall’Ufficiale medico, impiegato all’estero in un’area remota, che trasmette foto e dati anamnestici a un dermatologo, che opera presso il Policlinico militare di Roma “Celio”. Obiettivo dello studio: valutare la differenza tra l'uso di procedure standardizzate per la raccolta di dati anamnestico-clinici e l'adozione di schemi liberi, in termini di confidenza e accuratezza diagnostica. Materiali e Metodi: è stato condotto uno studio interventistico a due bracci in aperto. Le variabili misurate includevano: 1) confidenza diagnostica iniziale espressa dal dermatologo, sulla base dei dati ricevuti in un primo momento; 2) numero di comunicazioni aggiuntive, scambiate tra i medici dispiegati all'estero e i consulenti, al fine di acquisire le informazioni assenti in un primo momento e utili per la diagnosi; 3) numero di ulteriori accertamenti successivi alla prima teleconsulenza; 4) posizionamento della diagnosi finale, ottenuta dopo le varie richieste di integrazioni ed esami di approfondimento, rispetto ai primi dieci risultati di DermExpert™ di VisualDx® utilizzando l’immagine macroscopica più significativa e i dati anamnestici iniziali. L’analisi statistica è stata eseguita utilizzando il test t a due campioni, il test di Poisson e il test di Mood, con il software Minitab® 21.4. Il p-value considerato significativo è stato <0,05. Risultati: sono stati arruolati 42 pazienti nel braccio di controllo e 30 nel braccio sperimentale. Quest’ultimo gruppo ha mostrato una maggiore confidenza diagnostica (8,17/10,00 vs. 5,12/10,00), un numero inferiore di comunicazioni aggiuntive (0,23 vs. 1,89 per paziente), meno valutazioni successive (0,40 vs. 1,21 per paziente) e un migliore posizionamento nella diagnosi finale (2,50/10,00 vs. 6,00/10,00). Conclusione: i risultati, statisticamente significativi anche con il metodo di Bonferroni, dimostrano che le procedure standardizzate applicate nella teledermatologia militare migliorano confidenza e accuratezza diagnostica rispetto all’uso di schemi liberi.
Protocollo standardizzato di Teledermatologia «Store and Forward»: confidenza ed accuratezza diagnostica in ambito militare / Laghi, Alessandro. - (2025 Jan 29).
Protocollo standardizzato di Teledermatologia «Store and Forward»: confidenza ed accuratezza diagnostica in ambito militare
LAGHI, ALESSANDRO
29/01/2025
Abstract
Introduzione: la teledermatologia è una branca della telemedicina che utilizza le tecnologie di comunicazione per fornire servizi dermatologici a distanza. Tale servizio, in ambito militare italiano, è attivato dall’Ufficiale medico, impiegato all’estero in un’area remota, che trasmette foto e dati anamnestici a un dermatologo, che opera presso il Policlinico militare di Roma “Celio”. Obiettivo dello studio: valutare la differenza tra l'uso di procedure standardizzate per la raccolta di dati anamnestico-clinici e l'adozione di schemi liberi, in termini di confidenza e accuratezza diagnostica. Materiali e Metodi: è stato condotto uno studio interventistico a due bracci in aperto. Le variabili misurate includevano: 1) confidenza diagnostica iniziale espressa dal dermatologo, sulla base dei dati ricevuti in un primo momento; 2) numero di comunicazioni aggiuntive, scambiate tra i medici dispiegati all'estero e i consulenti, al fine di acquisire le informazioni assenti in un primo momento e utili per la diagnosi; 3) numero di ulteriori accertamenti successivi alla prima teleconsulenza; 4) posizionamento della diagnosi finale, ottenuta dopo le varie richieste di integrazioni ed esami di approfondimento, rispetto ai primi dieci risultati di DermExpert™ di VisualDx® utilizzando l’immagine macroscopica più significativa e i dati anamnestici iniziali. L’analisi statistica è stata eseguita utilizzando il test t a due campioni, il test di Poisson e il test di Mood, con il software Minitab® 21.4. Il p-value considerato significativo è stato <0,05. Risultati: sono stati arruolati 42 pazienti nel braccio di controllo e 30 nel braccio sperimentale. Quest’ultimo gruppo ha mostrato una maggiore confidenza diagnostica (8,17/10,00 vs. 5,12/10,00), un numero inferiore di comunicazioni aggiuntive (0,23 vs. 1,89 per paziente), meno valutazioni successive (0,40 vs. 1,21 per paziente) e un migliore posizionamento nella diagnosi finale (2,50/10,00 vs. 6,00/10,00). Conclusione: i risultati, statisticamente significativi anche con il metodo di Bonferroni, dimostrano che le procedure standardizzate applicate nella teledermatologia militare migliorano confidenza e accuratezza diagnostica rispetto all’uso di schemi liberi.| File | Dimensione | Formato | |
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