L’articolo trae spunto dal dibattito emerso nel convegno “Mezzogiorno: quale storia, quale futuro?”, tenutosi a Napoli il 9 maggio 2024. Nelle pagine che seguono sono presentati i principali spunti offerti da tale incontro, collocandoli nella storia del divario Nord-Sud, evidenziando come il Mezzogiorno sia stato a lungo considerato una priorità nazionale, con interventi significativi tra il primo Novecento e il secondo dopoguerra, per poi essere progressivamente marginalizzato nelle politiche pubbliche. In contrasto con quanto successo nel dibattito pubblico, che ha teso negli ultimi anni a dare uno spazio limitato agli storici– specialmente per quanto riguarda il confronto sulla legge Calderoli sull’autonomia differenziata – il saggio evidenzia l’importanza degli studi storici nel comprendere le dinamiche del presente. Allo stesso tempo, prendendo spunto dal dibattito emerso durante la giornata di studi, discute alcune prospettive future per il Mezzogiorno, sia nel contesto mediterraneo, dove la sua posizione geografica potrebbe rappresentare un vantaggio economico, sia in quello europeo, dove l’accesso ai fondi comunitari offre opportunità di sviluppo. Analizzando la letteratura esistente, il lavoro ha l’obiettivo di porre al centro la necessità di un approccio integrato che superi la logica dell’intervento emergenziale e punti a strategie di crescita sostenibili e strutturali, riportando al centro la «questione meridionale» come «questione italiana» nella convinzione che la riduzione del mancato sviluppo del Mezzogiorno a un problema locale, abbia inciso sulla sua percezione nel discorso pubblico e sull’inefficacia delle politiche pubbliche del XXI secolo.
Mezzogiorno: quale storia, quale futuro? / Muschera', Mattia. - In: RIVISTA ECONOMICA DEL MEZZOGIORNO. - ISSN 1120-9534. - 4/2024(2025), pp. 915-934. [10.1432/118056]
Mezzogiorno: quale storia, quale futuro?
Mattia Muschera'
2025
Abstract
L’articolo trae spunto dal dibattito emerso nel convegno “Mezzogiorno: quale storia, quale futuro?”, tenutosi a Napoli il 9 maggio 2024. Nelle pagine che seguono sono presentati i principali spunti offerti da tale incontro, collocandoli nella storia del divario Nord-Sud, evidenziando come il Mezzogiorno sia stato a lungo considerato una priorità nazionale, con interventi significativi tra il primo Novecento e il secondo dopoguerra, per poi essere progressivamente marginalizzato nelle politiche pubbliche. In contrasto con quanto successo nel dibattito pubblico, che ha teso negli ultimi anni a dare uno spazio limitato agli storici– specialmente per quanto riguarda il confronto sulla legge Calderoli sull’autonomia differenziata – il saggio evidenzia l’importanza degli studi storici nel comprendere le dinamiche del presente. Allo stesso tempo, prendendo spunto dal dibattito emerso durante la giornata di studi, discute alcune prospettive future per il Mezzogiorno, sia nel contesto mediterraneo, dove la sua posizione geografica potrebbe rappresentare un vantaggio economico, sia in quello europeo, dove l’accesso ai fondi comunitari offre opportunità di sviluppo. Analizzando la letteratura esistente, il lavoro ha l’obiettivo di porre al centro la necessità di un approccio integrato che superi la logica dell’intervento emergenziale e punti a strategie di crescita sostenibili e strutturali, riportando al centro la «questione meridionale» come «questione italiana» nella convinzione che la riduzione del mancato sviluppo del Mezzogiorno a un problema locale, abbia inciso sulla sua percezione nel discorso pubblico e sull’inefficacia delle politiche pubbliche del XXI secolo.| File | Dimensione | Formato | |
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