In contesti come gli Stati Uniti, dove la pianificazione per sviluppo territoriale è essenzialmente legata alla crescita urbana, la pianificazione per l’accesso alla casa è diventata un’arena di conflitto. Accesso alla casa e abbordabilità sono diventati infatti sinonimo di sviluppo fisico di nuove cubature di edilizia residenziale fortemente desiderate da tutte quelle municipalità che hanno fondato la propria ricchezza nella fiscalizzazione dell’uso del suolo. In questo scenario, la pianificazione per l’accesso alla casa ha polarizzato le reazioni della società civile organizzata (e non) specialmente nelle aree metropolitane. Da un lato si assiste alla formazione di movimenti che assimilano la costruzione di nuove cubature “a tutti i costi” al diritto di accesso alla casa per i meno abbienti (Yes In My Back Yard – YIMBY); dall’altro si assiste alla nascita di movimenti che contestano i primi con argomentazioni radicate in varie preoccupazioni – ambientali, economiche, socioculturali – determinando sacche di resistenza alle nuove politiche abitative (Not In My Back Yard – NIMBY). In questo scenario, quali sono le prospettive di ricerca e azione per una pianificazione equa e sostenibile che affronti il problema della crisi abitativa? La tesi avanzata all’interno di questo lavoro di ricerca guarda alla polarizzazione NIMBY/YIMBY al fine di sfocarne i relativi confini e stabilire prospettive più conducenti per una pianificazione abitativa equa e sostenibile. Da una prospettiva pratica è stato riconosciuto come l’utilizzo del binomio NIMBY/YIMBY nel trattare la crisi abitativa generi un discorso pubblico e, conseguentemente, uno disciplinare, incentrato esclusivamente sui meccanismi di domanda e offerta. Da una prospettiva conoscitiva, inoltre, queste categorie hanno indebolito le possibilità offerte dalla ricerca sulla pianificazione collettiva dell’abitare. Il paper discute la necessità di valicare gli attuali quadri conoscitivi che attualmente utilizzano categorie ontologiche e gnoseologiche costruite utilizzando questo binomio. Utilizzando, inoltre, un lavoro di community engagement nella comunità di Gloucester in Massachusetts (USA), il paper riflette su come organizzazioni civiche, gruppi sociali e individui possano offrire prospettive utili per affrontare la crisi abitativa delle principali aree metropolitane valicando le polarizzazioni esistenti.
Il binomio NIMBY/YIMBY: ridurre le polarizzazioni per una pianificazione abitativa più equa e sostenibile / Raciti, Antonio. - (2025), pp. 190-196. (Intervento presentato al convegno XXVI Conferenza Nazionale SIU - Società Italiana degli Urbanisti tenutosi a Napoli).
Il binomio NIMBY/YIMBY: ridurre le polarizzazioni per una pianificazione abitativa più equa e sostenibile
Antonio Raciti
2025
Abstract
In contesti come gli Stati Uniti, dove la pianificazione per sviluppo territoriale è essenzialmente legata alla crescita urbana, la pianificazione per l’accesso alla casa è diventata un’arena di conflitto. Accesso alla casa e abbordabilità sono diventati infatti sinonimo di sviluppo fisico di nuove cubature di edilizia residenziale fortemente desiderate da tutte quelle municipalità che hanno fondato la propria ricchezza nella fiscalizzazione dell’uso del suolo. In questo scenario, la pianificazione per l’accesso alla casa ha polarizzato le reazioni della società civile organizzata (e non) specialmente nelle aree metropolitane. Da un lato si assiste alla formazione di movimenti che assimilano la costruzione di nuove cubature “a tutti i costi” al diritto di accesso alla casa per i meno abbienti (Yes In My Back Yard – YIMBY); dall’altro si assiste alla nascita di movimenti che contestano i primi con argomentazioni radicate in varie preoccupazioni – ambientali, economiche, socioculturali – determinando sacche di resistenza alle nuove politiche abitative (Not In My Back Yard – NIMBY). In questo scenario, quali sono le prospettive di ricerca e azione per una pianificazione equa e sostenibile che affronti il problema della crisi abitativa? La tesi avanzata all’interno di questo lavoro di ricerca guarda alla polarizzazione NIMBY/YIMBY al fine di sfocarne i relativi confini e stabilire prospettive più conducenti per una pianificazione abitativa equa e sostenibile. Da una prospettiva pratica è stato riconosciuto come l’utilizzo del binomio NIMBY/YIMBY nel trattare la crisi abitativa generi un discorso pubblico e, conseguentemente, uno disciplinare, incentrato esclusivamente sui meccanismi di domanda e offerta. Da una prospettiva conoscitiva, inoltre, queste categorie hanno indebolito le possibilità offerte dalla ricerca sulla pianificazione collettiva dell’abitare. Il paper discute la necessità di valicare gli attuali quadri conoscitivi che attualmente utilizzano categorie ontologiche e gnoseologiche costruite utilizzando questo binomio. Utilizzando, inoltre, un lavoro di community engagement nella comunità di Gloucester in Massachusetts (USA), il paper riflette su come organizzazioni civiche, gruppi sociali e individui possano offrire prospettive utili per affrontare la crisi abitativa delle principali aree metropolitane valicando le polarizzazioni esistenti.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
Raciti_Binomio-NIMBY YIMBY_2025.pdf
accesso aperto
Note: Copertina, frontespizio, indice, articolo
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
Creative commons
Dimensione
5.8 MB
Formato
Adobe PDF
|
5.8 MB | Adobe PDF |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


