Situations of social vulnerability are not only linked to material or cultural aspects of an individual nature, but also to dimensions that concern the characteristics of a collectivity of which each individual is a part (Castel, 1997; Ranci, 2002). Starting from this general consideration, the contribution focused on the possibilities of contrasting situations of vulnerability in two Roman neighbourhoods located in the so-called compact city (Lelo, Monni and Tomassi, 2021), and characterised by structural conditions that accentuate the risks of exposure. The empirical question that guided the research is the following: considering the presence of situations of vulnerability, which subjects and forms of collective action are capable of representing mitigating factors? What emerged, through a qualitative survey based on the contents of 11 interviews with privileged witnesses, is a contrasting overall picture: on the one hand, the collapse of political-administrative institutions and the radicalisation of the processes of economic and financial value extraction linked to touristisation; on the other, the centrality of institutions such as schools; the need for meeting places and moments to reconstruct or strengthen community and identity dimensions in an environment that is increasingly an expression of the impersonal nature of social relations, made even more acute by the Covid-19 interlude; lastly, the mediating and active role that associations, voluntary work and informal groups finds itself playing, often with substitute functions, with respect to local administration (Cellamare, 2019). This contrasts lead towards final remarks “open” towards a radical reconsideration of the own concept of vulnerability. Thus, by following Tronto’s (1993) theoretical path, vulnerability can be re-thinked as a paradigm (Re, 2020), an ontological state able to contrast the neoliberal logic.

Le situazioni di vulnerabilità sociale non si legano unicamente ad aspetti materiali o culturali di natura individuale, ma anche a dimensioni che riguardano le caratteristiche di una collettività di cui ciascun individuo è parte (Castel, 1997; Ranci, 2002). Partendo da questa considerazione generale, il contributo si è concentrato sulle possibilità di contrasto a situazioni di vulnerabilità di due quartieri romani situati nella cosiddetta città compatta (Lelo, Monni e Tomassi, 2021), e caratterizzati da condizioni strutturali che ne accentuano i rischi di esposizione. La domanda, di taglio empirico, che ha guidato la ricerca è la seguente: considerando la presenza di situazioni di vulnerabilità, quali soggetti e forme di azione collettiva sono in grado di rappresentarne dei fattori di mitigazione? Quello che ne è emerso, attraverso un’indagine di natura qualitativa basata sui contenuti di 11 interviste a testimoni privilegiati, è un quadro d’insieme contrastante: da un lato il collasso delle istituzioni politico-amministrative e la radicalizzazione dei processi di estrazione di valore economico e finanziario legati alla turistificazione; dall’altro la centralità di istituzioni come la scuola; il bisogno di luoghi e momenti di incontro per ricostruire o rafforzare dimensioni comunitarie e identitarie in un ambiente sempre più espressione dell’impersonalità dei rapporti sociali, resa ancora più acuta dalla parentesi del Covid-19; infine, il ruolo di mediazione e di intervento diretto che il mondo dell’associazionismo, del volontariato e dei gruppi informali si trova a coprire, spesso con funzioni sostitutive, rispetto all’amministrazione locale (Cellamare, 2019). Questo insieme di contrasti genera delle conclusioni aperte a ulteriori riflessioni sul concetto stesso di vulnerabilità che, seguendo l’elaborazione teorica di Tronto (1993), si trasforma in un paradigma (Re, 2020), in una condizione ontologica permanente che contrasta, dal basso e con forme di auto-organizzazione, le logiche neoliberiste.

Vulnerabilità sociale e reti di solidarietà a Roma / Putini, Antonio. - In: RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE. - ISSN 1972-4942. - 2(2025).

Vulnerabilità sociale e reti di solidarietà a Roma

Antonio Putini
2025

Abstract

Situations of social vulnerability are not only linked to material or cultural aspects of an individual nature, but also to dimensions that concern the characteristics of a collectivity of which each individual is a part (Castel, 1997; Ranci, 2002). Starting from this general consideration, the contribution focused on the possibilities of contrasting situations of vulnerability in two Roman neighbourhoods located in the so-called compact city (Lelo, Monni and Tomassi, 2021), and characterised by structural conditions that accentuate the risks of exposure. The empirical question that guided the research is the following: considering the presence of situations of vulnerability, which subjects and forms of collective action are capable of representing mitigating factors? What emerged, through a qualitative survey based on the contents of 11 interviews with privileged witnesses, is a contrasting overall picture: on the one hand, the collapse of political-administrative institutions and the radicalisation of the processes of economic and financial value extraction linked to touristisation; on the other, the centrality of institutions such as schools; the need for meeting places and moments to reconstruct or strengthen community and identity dimensions in an environment that is increasingly an expression of the impersonal nature of social relations, made even more acute by the Covid-19 interlude; lastly, the mediating and active role that associations, voluntary work and informal groups finds itself playing, often with substitute functions, with respect to local administration (Cellamare, 2019). This contrasts lead towards final remarks “open” towards a radical reconsideration of the own concept of vulnerability. Thus, by following Tronto’s (1993) theoretical path, vulnerability can be re-thinked as a paradigm (Re, 2020), an ontological state able to contrast the neoliberal logic.
2025
Le situazioni di vulnerabilità sociale non si legano unicamente ad aspetti materiali o culturali di natura individuale, ma anche a dimensioni che riguardano le caratteristiche di una collettività di cui ciascun individuo è parte (Castel, 1997; Ranci, 2002). Partendo da questa considerazione generale, il contributo si è concentrato sulle possibilità di contrasto a situazioni di vulnerabilità di due quartieri romani situati nella cosiddetta città compatta (Lelo, Monni e Tomassi, 2021), e caratterizzati da condizioni strutturali che ne accentuano i rischi di esposizione. La domanda, di taglio empirico, che ha guidato la ricerca è la seguente: considerando la presenza di situazioni di vulnerabilità, quali soggetti e forme di azione collettiva sono in grado di rappresentarne dei fattori di mitigazione? Quello che ne è emerso, attraverso un’indagine di natura qualitativa basata sui contenuti di 11 interviste a testimoni privilegiati, è un quadro d’insieme contrastante: da un lato il collasso delle istituzioni politico-amministrative e la radicalizzazione dei processi di estrazione di valore economico e finanziario legati alla turistificazione; dall’altro la centralità di istituzioni come la scuola; il bisogno di luoghi e momenti di incontro per ricostruire o rafforzare dimensioni comunitarie e identitarie in un ambiente sempre più espressione dell’impersonalità dei rapporti sociali, resa ancora più acuta dalla parentesi del Covid-19; infine, il ruolo di mediazione e di intervento diretto che il mondo dell’associazionismo, del volontariato e dei gruppi informali si trova a coprire, spesso con funzioni sostitutive, rispetto all’amministrazione locale (Cellamare, 2019). Questo insieme di contrasti genera delle conclusioni aperte a ulteriori riflessioni sul concetto stesso di vulnerabilità che, seguendo l’elaborazione teorica di Tronto (1993), si trasforma in un paradigma (Re, 2020), in una condizione ontologica permanente che contrasta, dal basso e con forme di auto-organizzazione, le logiche neoliberiste.
social vulnerability; civic participation; local government; community welfare
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Vulnerabilità sociale e reti di solidarietà a Roma / Putini, Antonio. - In: RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE. - ISSN 1972-4942. - 2(2025).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1744826
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