Con l’entrata in vigore della Direttiva (UE) 2022/542 è stato dato avvio, in materia di IVA, ad un importante ed innovativo processo di modulazione delle aliquote agevolate, riconoscendo agli Stati membri la possibilità di applicare finanche la cd. “aliquota zero” (un’esenzione con diritto alla detrazione) per alcune tipologie di operazioni destinate a soddisfare le esigenze di base. Cambiano le prospettive. La possibilità riconosciuta agli Stati membri di (finanche) azzerare l’aliquota IVA in relazione alle operazioni di maggior rilevanza sociale, evidenzia come a livello europeo si stia affermando una certa sensibilità nei confronti dei valori sociali posti a tutela della sfera individuale, ed una certa attenzione a quelli che potrebbero essere gli effetti negativi dell’IVA sulla domanda di beni ritenuti essenziali. Sebbene apprezzabili sotto un profilo ideologico, tali misure agevolative – riconosciute in via generalizzata e indiscriminata – sarebbero tuttavia idonee a determinare scenari poco virtuosi. Dal punto di vista dell’equità sociale, sarebbe preferibile adottare approcci più selettivi atti ad operare a monte, sulla tassazione diretta o che prevedano l’erogazione di sussidi diretti laddove effettivamente necessario. Dal punto di vista dell’IVA, ci si domanda invece se non sia preferibile un approccio più sistematico e selettivo, che preveda la rimodulazione delle aliquote sia in chiave progressiva – introducendo un’aliquota più gravosa sui cd. beni di lusso – sia in chiave green.
L’azzeramento dell’IVA sulle operazioni di maggior rilevanza sociale. Implicazioni e prospettive di riforma de iure condendo / Corriere, Roberta. - In: RIVISTA DI DIRITTO TRIBUTARIO INTERNAZIONALE. - ISSN 1824-1476. - 3(2024), pp. 155-178.
L’azzeramento dell’IVA sulle operazioni di maggior rilevanza sociale. Implicazioni e prospettive di riforma de iure condendo
Roberta Corriere
2024
Abstract
Con l’entrata in vigore della Direttiva (UE) 2022/542 è stato dato avvio, in materia di IVA, ad un importante ed innovativo processo di modulazione delle aliquote agevolate, riconoscendo agli Stati membri la possibilità di applicare finanche la cd. “aliquota zero” (un’esenzione con diritto alla detrazione) per alcune tipologie di operazioni destinate a soddisfare le esigenze di base. Cambiano le prospettive. La possibilità riconosciuta agli Stati membri di (finanche) azzerare l’aliquota IVA in relazione alle operazioni di maggior rilevanza sociale, evidenzia come a livello europeo si stia affermando una certa sensibilità nei confronti dei valori sociali posti a tutela della sfera individuale, ed una certa attenzione a quelli che potrebbero essere gli effetti negativi dell’IVA sulla domanda di beni ritenuti essenziali. Sebbene apprezzabili sotto un profilo ideologico, tali misure agevolative – riconosciute in via generalizzata e indiscriminata – sarebbero tuttavia idonee a determinare scenari poco virtuosi. Dal punto di vista dell’equità sociale, sarebbe preferibile adottare approcci più selettivi atti ad operare a monte, sulla tassazione diretta o che prevedano l’erogazione di sussidi diretti laddove effettivamente necessario. Dal punto di vista dell’IVA, ci si domanda invece se non sia preferibile un approccio più sistematico e selettivo, che preveda la rimodulazione delle aliquote sia in chiave progressiva – introducendo un’aliquota più gravosa sui cd. beni di lusso – sia in chiave green.| File | Dimensione | Formato | |
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