Abitare a Pompei. Esempi di lusso nell’architettura residenziale

The Romans' fascination with excess has often been condemned by the literary tradition, which recognised it as an effect of the decline in local behaviors due to contact with the oriental world from the middle republican age onwards. However, tangible expressions of luxury, transgression and excess are widespread and are also reflected in multiple material and artistic forms and manifestations that can be recognised and interpreted through archaeological analysis. The luxuria privata in particular is one of the fields in which the tendency for ostentation is most freely expressed, and the Roman houses of the elite, the atrium domus, prove this entirely. The architecture, furnishings and organisation of space in the roman house as an example of Bauluxus are here examined starting from the context where we can best perceive it, such as Pompeii.

La passione dei Romani per l’eccesso è stata spesso giudicata in modo negativo dalla tradizione letteraria che vi ha riconosciuto un effetto del deterioramento dei costumi locali dovuti ai contatti con l’Oriente a partire dalla media età repubblicana. Nonostante ciò, le espressioni tangibili del lusso, della trasgressione e dell’eccesso sono tante e si riflettono anche in molteplici forme e manifestazioni materiali e artistiche che attraverso l’analisi archeologica è possibile riconoscere e interpretare. La luxuria privata in particolare è uno degli ambiti in cui il gusto per l’ostentazione si esprime più liberamente e le case romane dell’élite, le domus ad atrio, lo dimostrano pienamente. Le architetture, gli arredi e l’organizzazione degli spazi nella casa come esempio di Bauluxus vengono qui esaminate a partire dal contesto dove meglio possiamo osservarlo, ovvero Pompei.