Memorie inedite della famiglia fiorentina dei Pandolfini

In the late Middle Ages, writing memoirs and family books was a widespread activity, which was practiced independently of the authors’ level of education. In particular, Tuscany and Florence stood out for both the quality and the quantity of family books that were produced and preserved. Within this varied and nuanced context, the hitherto unpublished late fifteenth-century Ricordi of the Florentine Pandolfini family are marked by many peculiar features. This applies both to the way those memoirs are organized and the goals that the writers meant to achieve. The article analyzes and discusses the text and the contents of these documents. In doing so, it highlights their characteristics against the backdrop of a long literary and historiographic debate. Finally, it tries to identify the author of these Ricordi, which are reported in the appendix.

Nel basso Medioevo la produzione dei libri di memorie e di ricordanze familiari fu un esercizio scrittorio praticato in maniera estensiva, indipendentemente dal livello di alfabetizzazione dei committenti. La Toscana e Firenze, in modo particolare, raggiunsero un altissimo livello quantitativo e qualitativo nella stesura e nella conservazione dei libri di famiglia. In questo panorama, pur multiforme e sfaccettato, gli inediti Ricordi tardo quattrocenteschi del casato fiorentino dei Pandolfini presentano molte peculiarità, dal punto di vista della distribuzione della materia di cui si tramanda la memoria e delle probabili finalità. L’articolo analizza e discute il testo e il contenuto, evidenziandone le caratteristiche anche alla luce del pluridecennale dibattito letterario e storiografico, proponendo un’ipotesi di identificazione dell’anonimo autore e offrendo la trascrizione della fonte.