L'articolo esamina il ruolo dei paratestuali nel processo di traduzione, in particolare nelle riviste letterarie italiane degli anni '30. Facendo riferimento alle prospettive teoriche di studiosi come Toury ed Even-Zohar, l'articolo sottolinea che la traduzione non è una mera trasposizione linguistica, ma un atto interpretativo e adattivo radicato nel sistema di arrivo. Basandosi sul concetto di paratesto di Genette, l'articolo sostiene che la traduzione stessa funzioni come una forma unica di paratesto, fondamentale per la ricezione e l'interpretazione di un testo in un nuovo contesto culturale e geografico. Lo studio si concentra sulla rivista letteraria italiana «Circoli», che ha avuto un ruolo chiave nell'introduzione e nella canonizzazione della letteratura straniera in Italia. L'uso da parte della rivista di elementi paratestuali, come note introduttive, saggi critici e traduzioni presentate insieme al testo originale, dimostra come i paratestuali mediare tra i testi di partenza e di arrivo e forniscano ai lettori gli strumenti interpretativi essenziali. L'articolo esamina anche come i paratestuali nella traduzione possano fungere da luoghi di manipolazione ideologica, come nel caso di Federico García Lorca. Durante l'era fascista, le pressioni politiche portarono a distorsioni paratestuali che alterarono la rappresentazione dell'opera di García Lorca per renderla accettabile ai censori. Infine, l'articolo evidenzia la centralità dei paratestuali nel plasmare la ricezione dei testi tradotti in un nuovo ambiente culturale, illustrando come i paratestuali non solo facilitino, ma influenzino anche la comprensione e l'impegno del lettore con le opere tradotte. L'articolo esamina il ruolo dei paratesti nel processo di traduzione, in particolare nelle riviste letterarie italiane degli anni '30. Facendo riferimento alle prospettive teoriche di studiosi come Toury ed Even-Zohar, l'articolo sottolinea che la traduzione non è una mera trasposizione linguistica, ma un atto interpretativo e adattivo radicato nel sistema di arrivo. Basandosi sul concetto di paratesto di Genette, l'articolo sostiene che la traduzione stessa funzioni come una forma unica di paratesto, fondamentale per la ricezione e l'interpretazione di un testo in un nuovo contesto culturale e geografico. Lo studio si concentra sulla rivista letteraria italiana «Circoli», che ha avuto un ruolo chiave nell'introduzione e nella canonizzazione della letteratura straniera in Italia. L'uso da parte della rivista di elementi paratestuali, come note introduttive, saggi critici e traduzioni presentate insieme al testo originale, dimostra come i paratestuali mediare tra i testi di partenza e di arrivo e forniscano ai lettori gli strumenti interpretativi essenziali. L'articolo esamina anche come i paratestuali nella traduzione possano fungere da luoghi di manipolazione ideologica, come nel caso di Federico García Lorca. Durante l'era fascista, le pressioni politiche portarono a distorsioni paratestuali che alterarono la rappresentazione dell'opera di García Lorca per renderla accettabile ai censori. Infine, l'articolo evidenzia la centralità dei paratestuali nel plasmare la ricezione dei testi tradotti in un nuovo ambiente culturale, illustrando come i paratestuali non solo facilitino, ma influenzino anche la comprensione e l'impegno del lettore con le opere tradotte.

I paratesti di traduzione: il caso delle riviste italiane degli anni Trenta / Raffini, D.. - In: POLI-FEMO. - ISSN 2037-6847. - 28(2024), pp. 205-219.

I paratesti di traduzione: il caso delle riviste italiane degli anni Trenta

Raffini D.
2024

Abstract

L'articolo esamina il ruolo dei paratestuali nel processo di traduzione, in particolare nelle riviste letterarie italiane degli anni '30. Facendo riferimento alle prospettive teoriche di studiosi come Toury ed Even-Zohar, l'articolo sottolinea che la traduzione non è una mera trasposizione linguistica, ma un atto interpretativo e adattivo radicato nel sistema di arrivo. Basandosi sul concetto di paratesto di Genette, l'articolo sostiene che la traduzione stessa funzioni come una forma unica di paratesto, fondamentale per la ricezione e l'interpretazione di un testo in un nuovo contesto culturale e geografico. Lo studio si concentra sulla rivista letteraria italiana «Circoli», che ha avuto un ruolo chiave nell'introduzione e nella canonizzazione della letteratura straniera in Italia. L'uso da parte della rivista di elementi paratestuali, come note introduttive, saggi critici e traduzioni presentate insieme al testo originale, dimostra come i paratestuali mediare tra i testi di partenza e di arrivo e forniscano ai lettori gli strumenti interpretativi essenziali. L'articolo esamina anche come i paratestuali nella traduzione possano fungere da luoghi di manipolazione ideologica, come nel caso di Federico García Lorca. Durante l'era fascista, le pressioni politiche portarono a distorsioni paratestuali che alterarono la rappresentazione dell'opera di García Lorca per renderla accettabile ai censori. Infine, l'articolo evidenzia la centralità dei paratestuali nel plasmare la ricezione dei testi tradotti in un nuovo ambiente culturale, illustrando come i paratestuali non solo facilitino, ma influenzino anche la comprensione e l'impegno del lettore con le opere tradotte. L'articolo esamina il ruolo dei paratesti nel processo di traduzione, in particolare nelle riviste letterarie italiane degli anni '30. Facendo riferimento alle prospettive teoriche di studiosi come Toury ed Even-Zohar, l'articolo sottolinea che la traduzione non è una mera trasposizione linguistica, ma un atto interpretativo e adattivo radicato nel sistema di arrivo. Basandosi sul concetto di paratesto di Genette, l'articolo sostiene che la traduzione stessa funzioni come una forma unica di paratesto, fondamentale per la ricezione e l'interpretazione di un testo in un nuovo contesto culturale e geografico. Lo studio si concentra sulla rivista letteraria italiana «Circoli», che ha avuto un ruolo chiave nell'introduzione e nella canonizzazione della letteratura straniera in Italia. L'uso da parte della rivista di elementi paratestuali, come note introduttive, saggi critici e traduzioni presentate insieme al testo originale, dimostra come i paratestuali mediare tra i testi di partenza e di arrivo e forniscano ai lettori gli strumenti interpretativi essenziali. L'articolo esamina anche come i paratestuali nella traduzione possano fungere da luoghi di manipolazione ideologica, come nel caso di Federico García Lorca. Durante l'era fascista, le pressioni politiche portarono a distorsioni paratestuali che alterarono la rappresentazione dell'opera di García Lorca per renderla accettabile ai censori. Infine, l'articolo evidenzia la centralità dei paratestuali nel plasmare la ricezione dei testi tradotti in un nuovo ambiente culturale, illustrando come i paratestuali non solo facilitino, ma influenzino anche la comprensione e l'impegno del lettore con le opere tradotte.
2024
paratesti; traduzione; riviste
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
I paratesti di traduzione: il caso delle riviste italiane degli anni Trenta / Raffini, D.. - In: POLI-FEMO. - ISSN 2037-6847. - 28(2024), pp. 205-219.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1742671
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