Il contributo esplora il rapporto tra Digital Humanities (DH) e Transcultural Studies (TS), evidenziando come le DH non siano solo strumenti metodologici per i TS, ma condividano con essi elementi centrali, come una concezione collettiva della cultura e un'impostazione etica nei confronti dei fenomeni sociali. Lo studio affronta due questioni fondamentali: se la sfera digitale possa essere considerata uno spazio transculturale e in che modo la transculturalità possa essere rappresentata attraverso i progetti di DH. Attraverso un'analisi degli approcci teorici e di alcune recenti iniziative nel campo delle DH, si esaminano le possibilità e i limiti dello spazio digitale nel processo di decolonizzazione delle narrazioni e nella promozione dell'inclusività. Particolare attenzione è dedicata all'impiego di metodologie come il deep mapping e la realtà virtuale, valutandone l'efficacia nella rappresentazione della transculturalità, nel favorire l'empatia e nell'ampliare l'impegno per la diversità culturale. In conclusione, l'articolo propone le DH come uno spazio trasformativo capace di promuovere il dialogo transculturale, offrendo strumenti che superano i confini accademici e influenzano concretamente le politiche culturali e sociali.
Decolonizzare l’archivio. Digital Humanities e transculturalità / Raffini, D.. - In: NOVECENTO TRANSNAZIONALE. - ISSN 2532-1994. - 9:(2025), pp. 159-173.
Decolonizzare l’archivio. Digital Humanities e transculturalità
Raffini D.
2025
Abstract
Il contributo esplora il rapporto tra Digital Humanities (DH) e Transcultural Studies (TS), evidenziando come le DH non siano solo strumenti metodologici per i TS, ma condividano con essi elementi centrali, come una concezione collettiva della cultura e un'impostazione etica nei confronti dei fenomeni sociali. Lo studio affronta due questioni fondamentali: se la sfera digitale possa essere considerata uno spazio transculturale e in che modo la transculturalità possa essere rappresentata attraverso i progetti di DH. Attraverso un'analisi degli approcci teorici e di alcune recenti iniziative nel campo delle DH, si esaminano le possibilità e i limiti dello spazio digitale nel processo di decolonizzazione delle narrazioni e nella promozione dell'inclusività. Particolare attenzione è dedicata all'impiego di metodologie come il deep mapping e la realtà virtuale, valutandone l'efficacia nella rappresentazione della transculturalità, nel favorire l'empatia e nell'ampliare l'impegno per la diversità culturale. In conclusione, l'articolo propone le DH come uno spazio trasformativo capace di promuovere il dialogo transculturale, offrendo strumenti che superano i confini accademici e influenzano concretamente le politiche culturali e sociali.| File | Dimensione | Formato | |
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Note: https://doi.org/10.13133/2532-1994/19096
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