La figura di Petrone è centrale nel pensiero filosofico-giuridico, sia per le derivazioni del neokantismo, sia per quella nuova forma di idealismo considerato ‘critico’. I due versanti consentono, da una parte, di affrontare il problema della legittimazione della disciplina della filosofia del diritto, dall’altra di affermarla nella sua originalità e nella sua intimità spirituale a partire dalla interiorità della coscienza giuridica, luogo della idea umana di diritto e di giustizia, letti alla luce di quella che Petrone chiama relazione ideale, che si attiva nella comunanza e convivenza delle persone. I moventi principali risiedono nel sentimento di relazionarsi nelle idee di giusto e nella reciprocità come dignità degli esseri umani, i quali hanno tutti lo stesso valore. Con la libertà di agire, che si radicata nella dignità, Petrone chiarisce il tema della autocoscienza, come limite e condizione giuridicamente costitutiva della persona che dalla relazione ideale di giustizia muove verso la relazione giuridica, istituendo le leggi. Con il riferimento al tema dell’autocoscienza ed alla posizione di Fichte sulla giustizia e sullo Stato, Petrone affronta il tema statale in una critica tra apparato chiuso, in cui le relazioni restano di ragione mercantile, e originarietà del diritto come unica possibilità sempre aperta alla relazione giuridica.
Riflessioni su 'diritto e mondo dello spirito' di I. Petrone. Relazioni giuridiche e relazione 'mercantili' / Palumbo, Ciro. - In: RIVISTA ITALIANA PER LE SCIENZE GIURIDICHE. - ISSN 0390-6760. - 2/2025:(2025).
Riflessioni su 'diritto e mondo dello spirito' di I. Petrone. Relazioni giuridiche e relazione 'mercantili'
Ciro Palumbo
2025
Abstract
La figura di Petrone è centrale nel pensiero filosofico-giuridico, sia per le derivazioni del neokantismo, sia per quella nuova forma di idealismo considerato ‘critico’. I due versanti consentono, da una parte, di affrontare il problema della legittimazione della disciplina della filosofia del diritto, dall’altra di affermarla nella sua originalità e nella sua intimità spirituale a partire dalla interiorità della coscienza giuridica, luogo della idea umana di diritto e di giustizia, letti alla luce di quella che Petrone chiama relazione ideale, che si attiva nella comunanza e convivenza delle persone. I moventi principali risiedono nel sentimento di relazionarsi nelle idee di giusto e nella reciprocità come dignità degli esseri umani, i quali hanno tutti lo stesso valore. Con la libertà di agire, che si radicata nella dignità, Petrone chiarisce il tema della autocoscienza, come limite e condizione giuridicamente costitutiva della persona che dalla relazione ideale di giustizia muove verso la relazione giuridica, istituendo le leggi. Con il riferimento al tema dell’autocoscienza ed alla posizione di Fichte sulla giustizia e sullo Stato, Petrone affronta il tema statale in una critica tra apparato chiuso, in cui le relazioni restano di ragione mercantile, e originarietà del diritto come unica possibilità sempre aperta alla relazione giuridica.| File | Dimensione | Formato | |
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