Francesco Gasparoni architetto e scrittore di architettura nella Roma di metà Ottocento. L’antipurista di Casa Torlonia

The essay considers a little-known aspect of the literary production of Francesco Gasparoni (Fusignano 1802 - Rome 1865), the assiduous and passionate chronicler-critic of nineteenth-century Roman architecture. His opposition to Purism in the figurative arts matured in the very special climate of Rome's international limelight, fueled by the numerous exhibitions organized by the Società Amatori e Cultori di Belle Arti from 1830. On those occasions Tommaso Minardi and Antonio Bianchini began to support the Purist current, rekindling the dispute between neo-medievalism and classicism that the Nazarenes had already stimulated in 1819. Gasparoni's academic and classicist orthodoxy would flow into the strong bond between the Romagnolo and the Torlonia family, particularly Prince Alessandro, found especially in writings extolling his patronage. Regarding the Villa Torlonia undertaking, where perhaps Gasparoni also had a design role, it will be extolled in the luxurious in-folio with watermarked paper of 1842, entitled "On the Torlonia Obelisks in the Nomentana Villa. Historical-Critical Reasoning", in which Gasparoni meticulously describes and illustrates the famous transport to Rome of the two granite monoliths between rivers and seas (Ticino-Po-Adriatic-Ionian-Tyrrhenian-Tevere-Aniene).

Il saggio prende in considerazione un aspetto poco noto della produzione letteraria di Francesco Gasparoni (Fusignano 1802 – Roma 1865), l’assiduo e appassionato cronista-critico dell’architettura dell’Ottocento romano. La sua opposizione al Purismo nelle arti figurative si matura nel particolarissimo clima della ribalta internazionale romana, alimentato dalle numerose mostre che dal 1830 vengono organizzate dalla Società Amatori e Cultori di Belle Arti. In quelle occasioni Tommaso Minardi e Antonio Bianchini iniziano a sostenere la corrente dei Puristi, riaccendendo la disputa tra neomedievalismo e classicismo che i Nazareni avevano già stimolato nel 1819. L’ortodossia accademica e classicista di Gasparoni confluirà nel forte vincolo tra il romagnolo e la famiglia Torlonia, in particolare con il principe Alessandro, riscontrabile soprattutto negli scritti che esaltano il suo mecenatismo. Riguardo l’impresa di Villa Torlonia, dove forse Gasparoni ebbe anche un ruolo progettuale, sarà esaltata nel lussuoso in-folio con carta filigranata del 1842, dal titolo Sugli Obelischi Torlonia nella villa Nomentana. Ragionamento storico-critico, in cui Gasparoni descrive minuziosamente e illustra il famoso trasporto a Roma dei due monoliti di granito tra fiumi e mari (Ticino-Po-Adriatico-Ionio-Tirreno-Tevere-Aniene).