Men against the desert. L’Unesco, il Programma Zone aride e la costruzione di una rete transnazionale di scienziati nel secondo dopoguerra

Based on sources from Unesco archives in Paris, this paper examines the role of the Arid Zone Program Advisory Committee in the building of a global scientific community committed to the development of areas hit by water shortages. Founded in 1950, and meeting for the first time in Algiers in 1951, the committee brought together scholars from diverse disciplines (geology, botany, climatology, biology) and geopolitical contexts with the aim to promote the circulation of knowledge of water resources management. The paper examines relations between the committee and academic institutions, and sheds light on how, despite its intention to promote international scientific cooperation, the programme was influenced by colonial paradigms and technocrats prioritising western approaches and marginalising local knowledge.

Basato su fonti dell’archivio Unesco di Parigi, il contributo esamina il ruolo dell’Arid Zone Program Advisory Committee nella costruzione di una comunità scientifica globale impegnata nello sviluppo delle aree colpite dalla scarsità d’acqua. Istituito nel 1950 e riunitosi per la prima volta ad Algeri nel 1951, il Comitato riuniva studiosi di diverse discipline (geologia, botanica, climatologia, biologia) provenienti da contesti geopolitici eterogenei, con l’obiettivo di promuovere la circolazione delle conoscenze sulla gestione delle risorse idriche. L’articolo esamina il rapporto tra il Comitato e le istituzioni accademiche, mettendo in luce come, nonostante il suo intento di favorire la cooperazione scientifica internazionale, il programma fosse influenzato da paradigmi coloniali e tecnocratici, che privilegiavano approcci occidentali e marginalizzavano i saperi locali.