L’articolo tratta il tema della posizione dei soci nelle procedure di ristrutturazione dell’impresa. Nella prima parte (paragrafi 1, 2, 3,) gli autori esaminano in termini generali il concetto di "ristrutturazione dell’impresa" ed il ruolo di portatori di interessi diversi dai creditori, in particolare dei soci, nelle procedure di ristrutturazione, in quanto concettualmente diverse e distinte dalle procedure di liquidazione dell’impresa. Sul versante dei diritti di voice dei soci (par. 4), il lavoro affronta, anzitutto, il tema della loro partecipazione alla decisione sull’accesso ad una procedura di ristrutturazione, alla scelta del tipo di procedura e alla definizione dei contenuti del piano, nonché quello delle modalità in cui tale partecipazione si articola. Il tema si intreccia con quello dell’informazione in favore dei soci nella fase iniziale dell’ingresso in procedura. Si esamina, poi, l’atteggiarsi della posizione dei soci rispetto all’approvazione del piano, anche nella specifica ipotesi in cui lo stesso contempli operazioni che, per regola di diritto societario, richiedono il loro consenso. A tal proposito si analizza criticamente la scelta di prevedere la collocazione dei soci, al pari dei creditori, in apposita classe di votanti, sia nella prospettiva del livello di tutela ad essi offerto, sia in quella del contrasto a possibili loro condotte “ostruzionistiche”. Nel paragrafo 5 viene affrontato il tema se ed in che misura sia legittima la distribuzione del ricavato della ristrutturazione anche ai soci (oltre che ai creditori dell’impresa). Per rendere possibile la distribuzione ai soci occorre che la legge ammetta una regola distributiva basata sulla c.d. priorità relativa, che si contrappone alla classica regola della priorità assoluta, secondo la quale nessun creditore di rango inferiore può aspirare ad alcuna distribuzione di valore fino a quando il creditore di rango superiore non sia stato integralmente soddisfatto. La direttiva 2019/1023/UE sui quadri di ristrutturazione preventiva ammette una siffatta regola e, sulla sua scorta, anche la legge italiana di recepimento, in corso di elaborazione, riconosce la possibilità di rendere i soci partecipi del ricavato della ristrutturazione.
I soci nella ristrutturazione dell’impresa. Prime riflessioni / Viola, Filippo; Scognamiglio, Giuliana. - In: IL NUOVO DIRITTO DELLE SOCIETÀ. - ISSN 2039-6880. - 7/2022:(2022), pp. 1163-1207.
I soci nella ristrutturazione dell’impresa. Prime riflessioni
Filippo Viola;Giuliana Scognamiglio
2022
Abstract
L’articolo tratta il tema della posizione dei soci nelle procedure di ristrutturazione dell’impresa. Nella prima parte (paragrafi 1, 2, 3,) gli autori esaminano in termini generali il concetto di "ristrutturazione dell’impresa" ed il ruolo di portatori di interessi diversi dai creditori, in particolare dei soci, nelle procedure di ristrutturazione, in quanto concettualmente diverse e distinte dalle procedure di liquidazione dell’impresa. Sul versante dei diritti di voice dei soci (par. 4), il lavoro affronta, anzitutto, il tema della loro partecipazione alla decisione sull’accesso ad una procedura di ristrutturazione, alla scelta del tipo di procedura e alla definizione dei contenuti del piano, nonché quello delle modalità in cui tale partecipazione si articola. Il tema si intreccia con quello dell’informazione in favore dei soci nella fase iniziale dell’ingresso in procedura. Si esamina, poi, l’atteggiarsi della posizione dei soci rispetto all’approvazione del piano, anche nella specifica ipotesi in cui lo stesso contempli operazioni che, per regola di diritto societario, richiedono il loro consenso. A tal proposito si analizza criticamente la scelta di prevedere la collocazione dei soci, al pari dei creditori, in apposita classe di votanti, sia nella prospettiva del livello di tutela ad essi offerto, sia in quella del contrasto a possibili loro condotte “ostruzionistiche”. Nel paragrafo 5 viene affrontato il tema se ed in che misura sia legittima la distribuzione del ricavato della ristrutturazione anche ai soci (oltre che ai creditori dell’impresa). Per rendere possibile la distribuzione ai soci occorre che la legge ammetta una regola distributiva basata sulla c.d. priorità relativa, che si contrappone alla classica regola della priorità assoluta, secondo la quale nessun creditore di rango inferiore può aspirare ad alcuna distribuzione di valore fino a quando il creditore di rango superiore non sia stato integralmente soddisfatto. La direttiva 2019/1023/UE sui quadri di ristrutturazione preventiva ammette una siffatta regola e, sulla sua scorta, anche la legge italiana di recepimento, in corso di elaborazione, riconosce la possibilità di rendere i soci partecipi del ricavato della ristrutturazione.| File | Dimensione | Formato | |
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