L'obiettivo della lotta alla povertà non figura tra quelli fissati dai Trattati istitutivi dell'UE per le azioni interne. Nel quadro della politica dell'energia, essa è nondimeno stata perseguita anzitutto attraverso la costruzione del mercato interno e l'orientamento del suo funzionamento verso obiettivi di giustizia sociale, oltre che di efficienza allocativa. In seguito al conflitto in Ucraina, l'Unione è intervenuta anche sfruttando una base giuridica di carattere emergenziale per affrontare l'acuirsi delle difficoltà di approvvigionamento e istituire meccanismi di carattere fiscale, anche volti a finanziare interventi statali di sostegno alle fasce più deboli. Tali misure sono oggetto di diverse cause pendenti davanti alla Corte di giustizia, la quale dovrà verificare, tra l'altro, se la base giuridica dell'art. 122 TFUE, che è stata utilizzata, fosse quella appropriata e se i meccanismi di mercato non abbiano subito distorsioni non ammissibili. Per dare concretezza al principio di solidarietà energetica, come formulato dalla Corte di giustizia nel caso OPAL, sono comunque necessari interventi meglio strutturati e orientati a gestire il mercato energetico non solo nel breve periodo e in risposta a eventi critici, anche in ragione delle peculiarità del governo di tale mercato, che necessita di grandi investimenti e di una programmazione di lungo periodo.
Mercato e redistribuzione nell'Unione europea: il caso dell'energia / Cisotta, Roberto. - (2025). ( La povertà nel diritto internazionale e dell'Unione europea Palermo ).
Mercato e redistribuzione nell'Unione europea: il caso dell'energia
Roberto Cisotta
2025
Abstract
L'obiettivo della lotta alla povertà non figura tra quelli fissati dai Trattati istitutivi dell'UE per le azioni interne. Nel quadro della politica dell'energia, essa è nondimeno stata perseguita anzitutto attraverso la costruzione del mercato interno e l'orientamento del suo funzionamento verso obiettivi di giustizia sociale, oltre che di efficienza allocativa. In seguito al conflitto in Ucraina, l'Unione è intervenuta anche sfruttando una base giuridica di carattere emergenziale per affrontare l'acuirsi delle difficoltà di approvvigionamento e istituire meccanismi di carattere fiscale, anche volti a finanziare interventi statali di sostegno alle fasce più deboli. Tali misure sono oggetto di diverse cause pendenti davanti alla Corte di giustizia, la quale dovrà verificare, tra l'altro, se la base giuridica dell'art. 122 TFUE, che è stata utilizzata, fosse quella appropriata e se i meccanismi di mercato non abbiano subito distorsioni non ammissibili. Per dare concretezza al principio di solidarietà energetica, come formulato dalla Corte di giustizia nel caso OPAL, sono comunque necessari interventi meglio strutturati e orientati a gestire il mercato energetico non solo nel breve periodo e in risposta a eventi critici, anche in ragione delle peculiarità del governo di tale mercato, che necessita di grandi investimenti e di una programmazione di lungo periodo.| File | Dimensione | Formato | |
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