A proposito di una "Carta dell'Impero" in un paese dell'Abruzzo interno. Il caso di Aielli Stazione tra riscoperta e messa a valore di un patrimonio architettonico e geografico

La proposta di ricerca pone l’attenzione su una carta geografica murale dell’abitato di Aielli Stazione, in provincia dell’Aquila. Si tratta di un centro di fondazione post-sisma eretto negli anni Trenta del secolo scorso a seguito del terremoto della Marsica del 1915. Ad Aielli la progettazione del nuovo abitato fu veicolata dalla figura del prefetto Guido Letta, attivo a Novara ma natio del paese marsicano, che concorse alla costruzione dei principali edifici della vita pubblica (chiesa, sacrario militare e Casa del Littorio) promuovendo il nuovo impianto razionalista del centro civico e religioso dell’abitato, simbolo di una rinascita dopo il danneggiamento del tessuto urbano medievale e moderno di Aielli alto. Benché il tema del patrimonio architettonico del moderno sia stato a più riprese approfondito, la rappresentazione cartografica risulta oggi ancora poco conosciuta nel panorama degli studi geografici. Il contributo, a partire da una disamina delle dinamiche territoriali che caratterizzarono la fondazione del centro con enfasi sulla raffigurazione murale, intende tessere una proposta di messa a valore e fruizione partecipata del bene cartografico rivolta alla comunità, al crescente flusso turistico e agli istituti scolastici. Relativamente alla connotazione “problematica” della rappresentazione d’epoca razionalista, si riflette infine sull’importanza di un inserimento del manufatto nei processi di territorializzazione e programmazione di Aielli “borgo dei murales”.